Promozione per Ettore Acerra, attuale direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania (che ha compiuto da poco i 67 anni e che ha ottenuto la proroga pensionistica fino ai 70 anni): dal 1 settembre 2025, ufficialmente passerà al Ministero dell’Istruzione e del Merito, dove guiderà la Direzione generale per gli istituti tecnici e professionali (Digtvet).
Un incarico di primo piano, in linea con la strategia del ministro Giuseppe Valditara sul modello “4+2”: rafforzare la scuola tecnica, consolidare la formazione post-diploma, favorire l’inserimento diretto nel mondo del lavoro.
Nonostante il nuovo prestigioso ruolo a Roma, Ettore Acerra resterà ancora per alcuni mesi alla guida dell’USR Campania. Per garantire continuità amministrativa è stata infatti prevista una proroga fino al 31 dicembre 2025, in regime di reggenza.
Un passaggio delicato che assicura stabilità a un ufficio strategico per il sistema scolastico meridionale.
L’USR Campania è una macchina tra le più complesse d’Italia, con oltre 1.100 istituti, 80mila docenti e più di 800mila studenti. Coordinarlo significa governare fondi, nomine, politiche educative, lotta alla dispersione scolastica e gestione delle risorse del Pnrr.
Non sorprende, dunque, che la successione ad Acerra sia seguita con grande attenzione sia a livello politico sia istituzionale.
La corsa al dopo-Acerra vede già delineati cinque candidati. In pole position c’è Antimo Ponticiello, napoletano, 46 anni, oggi alla guida dell’Ufficio scolastico della Liguria ed ex dirigente ministeriale con Lucia Azzolina.
Con lui ci sono Fiorella Pagliuca (Usp Avellino), Monica Matano, Luisa Franzese jr e Annabella Attanasio, quest’ultima attuale vice di Acerra, con lunga esperienza nella gestione del personale scolastico.
I colloqui sono attesi a settembre e la nomina dovrebbe arrivare entro inizio ottobre, ma non si escludono sorprese dell’ultima ora in un quadro che resta fluido e sensibile agli equilibri politici.
La scelta del nuovo direttore generale non sarà soltanto amministrativa. Acerra era stato nominato nel 2022. Oggi la cornice è diversa: il Ministero punta a valorizzare efficienza e merito, mentre le Regioni rivendicano un ruolo attivo nella decisione.
Chi guiderà l’USR Campania erediterà un compito cruciale: ridurre la dispersione scolastica, potenziare la filiera tecnico-professionale, governare le risorse europee e incarnare un’idea di scuola capace di essere inclusiva, moderna ed efficace.