
Nel corso di una stagione di intensi controlli, le Forze dell’Ordine hanno sventato numerosi reati ambientali, dimostrando un impegno costante nella tutela del patrimonio naturale della Campania.
A gennaio 2025, nell’ambito di un’operazione denominata “Fauna Sicura”, i Carabinieri Forestali hanno effettuato 746 verifiche nelle zone protette, tra cui parchi nazionali e riserve d’eccezione, rilevando ben 38 infrazioni amministrative e predisponendo venti denunce, con multe complessive che superano i 6.000 euro.
L’azione ha avuto esiti particolarmente rilevanti in due zone strategiche. Nel Parco Nazionale del Vesuvio, un intervento mirato ha portato all’arresto di due individui accusati di possesso di armi clandestine e di ricettazione.
Durante l’operazione, le autorità hanno sequestrato un fucile da caccia privo di una corretta identificazione, insieme a cartucce e polvere pirica, evidenziando ulteriori irregolarità quali l’omessa registrazione delle giornate venatorie e il mancato recupero delle cartucce espulse.
Un’altra azione significativa si è svolta nell’area dell’Oasi delle Soglitelle, nei pressi di Villa Literno a Caserta, dove le forze dell’ordine hanno contrastato efficacemente episodi di bracconaggio, mirando in particolare alla tutela degli uccelli migratori protetti. Questa zona, spesso contesa da reti criminali, fa parte della Riserva regionale Foce Volturno e Coste di Licola, rendendo l’intervento ancora più determinante per la salvaguardia dell’ecosistema locale.
L’operazione “Fauna Sicura” si configura quindi come uno strumento imprescindibile nella lotta ai reati contro l’ambiente, contribuendo in maniera decisiva alla conservazione della biodiversità e al mantenimento della sicurezza nelle aree naturali della regione. Grazie alla prontezza e alla determinazione dei carabinieri forestali, le attività illecite sono state non solo individuate, ma anche contrastate con efficacia, ribadendo l’importanza di una vigilanza costante per proteggere il patrimonio naturale campano.