
La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Bisaccia subito dopo le ore 01’00 della notte scorsa, è intervenuta in contrada Serro Pigrataro sempre a Bisaccia, per un incendio di un deposito agricolo con all’interno rotoballe di paglia e fieno.
La sala operativa del Comando di via Zigarelli ha inviato in supporto un’autobotte dalla sede centrale e le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza della struttura sono tutt’ora in corso di svolgimento. Per fortuna non si registrano ulteriori danni e i Carabinieri delle Stazioni di Bisaccia, Aquilonia e Lacedonia stanno effettuando i rilievi dell’incendio.
Quello di oggi è il quarto incendio di capannoni e rotoballe verificatosi in Alta Irpinia in meno di due settimane, dopo gli altri episodi di Bisaccia, Morra De Sanctis e Andretta. Ed è per questo che non si può escludere l’ombra del racket.
Tale ipotesi è ritenuta probabile dall’associazione Sos Impresa, che da un po’ di tempo segnala un preoccupante incremento di incendi dolosi sospetti, che non sarebbero da considerarsi incidenti isolati e fortuiti ma parte di un fenomeno criminoso in espansione.
In effetti, già da sette o otto mesi si segnalavano episodi in cui automezzi e capannoni venivano divorati dalle fiamme e attribuiti, in un primo tempo, a cortocircuiti. Solo successivamente è notato che altri incendi avevano interessato anche le aziende agricole, sia nell’Alta Irpinia sia nelle aree di Solofra, Avellino, Montoro e Vallo Lauro, e non solo.
Si teme, quindi, che la criminalità si stia adattando al mutato contesto economico, infiltrandosi laddove l’economia è trainata da altre attività ritenute redditizie. Secondo tale ipotesi, mentre in passato ’l’attenzione dei criminali era rivolta prevalentemente a settori come il ciclo dei rifiuti, la concia delle pelli e le confezioni, negli ultimi tempi, essendo questi settori in declino, si starebbe dirigendo verso quelle attività che ora generano flussi finanziari più interessanti, come vigneti, noccioleti, castagneti e cereali.
Non si può escludere -inoltre – che l’ombra del racket si sia allungata, in Irpinia, anche ad altri settori, come quelli del commercio (con le bombe esplose ad Atripalda, davanti alle saracinesche), dell’edilizia e della logistica, con devastanti incendi le cui cause non sono state ancora ben chiarite.
La cosa migliore da fare, in caso di tentativi di estorsione, è denunciare immediatamente e cercare sostegno presso associazioni come Sos Impresa.