
L’edizione di quest’anno della Borsa Mediterranea del Turismo ha visto l’Irpinia protagonista, mettendo in luce un patrimonio enogastronomico e culturale di rara ricchezza. Durante l’evento, tenutosi a Napoli, la Fondazione Sistema Irpinia ha esposto con orgoglio le eccellenze del territorio: prodotti tipici, paesaggi suggestivi, antichi castelli, siti archeologici e luoghi di culto sono stati i protagonisti di una vetrina che ha attirato l’attenzione di stakeholder, amministratori e visitatori, creando un punto d’incontro tra le molteplici storie che caratterizzano la Regione Campania.
La partecipazione alla manifestazione ha visto la presenza del presidente della Fondazione, Gerardo Capozza, della direttrice Carmelina D’Amore e di altri membri del consiglio, che hanno condiviso il loro entusiasmo insieme al presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane. L’evento si inserisce in una serie di successi che hanno seguito la brillante esperienza alla BIT MILANO 2025: dal 13 al 15 marzo 2025, l’ente promotore, supportato dalla Provincia di Avellino, ha rappresentato lo spazio “Campania Divina” all’interno della Mostra d’Oltremare, attirando l’interesse di operatori del settore e migliaia di visitatori. Figure istituzionali di spicco, come l’assessore al Turismo Felice Casucci e il direttore generale per le Politiche Culturali e il Turismo Rosanna Romano, hanno elogiato le tradizioni irpine, soffermandosi in particolare sulla maestosità del Santuario di Montevergine.
Non solo un’esposizione di prodotti tipici, ma anche un vero e proprio laboratorio di networking: il presidente Capozza ha sottolineato come il continuo scambio tra amministratori, referenti di associazioni e operatori del settore rappresenti il volano per uno sviluppo condiviso del territorio. Il desk informativo e il corner dedicato ai prodotti locali hanno visto un afflusso significativo di interessati, a testimonianza della volontà di valorizzare un’Italia meno convenzionale e più autentica.
Inoltre, la Sala Adriatico al padiglione 4 ha ospitato due eventi promozionali: il primo, inaugurale, il 13 marzo, e il secondo, celebrativo delle eccellenze territoriali e delle tradizioni, il 15 marzo. Durante questi momenti, esibizioni come la tarantella montemaranese e le performance degli Zompa Cardillo hanno offerto un assaggio della vitalità culturale irpina, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza sensoriale a tutto tondo.
Carmelina D’Amore ha dichiarato che la Fondazione si propone innanzitutto di ascoltare i territori e le associazioni locali, con l’obiettivo di co-progettare interventi e programmi condivisi che raccontino la storia dell’Irpinia. Dietro ogni eccellenza – dalla soppressata al pecorino bagnolese, dal Taurasi al Fiano di Avellino, fino al Greco di Tufo e al fagiolo quarantino di Volturara – c’è una narrazione fatta di tradizione e passione, che si traduce in esperienze turistiche autentiche. Oggi il viaggiatore non cerca solo un buon bicchiere di vino, ma desidera immergersi in quella storia attraverso itinerari attivi e slow, come tour in bicicletta, trekking del gusto ed esperienze enogastronomiche che svelano il lavoro e la dedizione dei produttori locali.
L’Irpinia si rivela così non solo come una terra di prelibatezze culinarie, ma anche come un territorio ricco di castelli, siti archeologici e luoghi di culto, elementi fondamentali per rafforzare l’identità delle comunità e contrastare il fenomeno dello spopolamento. La partecipazione alla BMT di Napoli è solo l’inizio di un percorso di promozione che continuerà con la presenza a “Open Outdoor Experiences 2025” a Paestum, dal 28 al 30 marzo, e alla “Fiera del Cicloturismo” di Bologna, dal 4 al 6 aprile, offrendo ulteriori occasioni per scoprire le meraviglie di un territorio destinato a rimanere nel cuore di chi lo vive.