Oggi si celebra la Giornata Internazionale dei Musei, istituita nel 1977 dall’International Council of Museums per mettere in luce il ruolo essenziale che questi luoghi rivestono nello sviluppo culturale, sociale e civile delle società. L’edizione di quest’anno invita alla riflessione sul rapporto tra musei e comunità in trasformazione, ponendo l’accento sulla capacità delle istituzioni museali di evolversi, rigenerarsi e contribuire attivamente a una società in rapido mutamento.
Oggi i musei non sono più semplici depositi della memoria collettiva, ma veri e propri spazi di dialogo, laboratori di pensiero e centri propulsori di partecipazione. Si affermano come custodi del patrimonio e insieme attori di cambiamento, promotori di inclusione e sostenibilità. Il loro compito va ben oltre la conservazione: accolgono nuove forme di narrazione, aprono porte alla tecnologia e costruiscono ponti tra passato e futuro.
La Campania, terra stratificata di storia, arte e tradizioni, custodisce un panorama museale di straordinaria ricchezza.
A Napoli, il Museo Archeologico Nazionale è un tesoro riconosciuto a livello internazionale: ospita collezioni uniche dell’arte classica, tra cui i celebri reperti provenienti da Pompei ed Ercolano.
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte, immerso in un contesto paesaggistico d’eccezione, conserva capolavori che spaziano dal Rinascimento al contemporaneo, tra cui opere di Tiziano, Caravaggio, e Andy Warhol.
E ancora, il Museo Ferroviario di Pietrarsa a Portici racconta la storia industriale d’Italia attraverso i giganti del vapore che hanno segnato l’epopea ferroviaria.
Allontanandosi dalle grandi città, anche l’entroterra campano si rivela ricco di suggestioni. Avellino offre un itinerario museale sorprendente. Il Museo Irpino, ospitato nel Palazzo della Cultura, raccoglie testimonianze archeologiche dell’Irpinia pre-romana e romana, con sale dedicate ai corredi funerari, alle necropoli e alle antiche popolazioni locali. Di grande fascino anche la collezione Salomone, che comprende porcellane orientali e oggetti d’arte decorativa, frutto di un collezionismo raffinato e cosmopolita.
La Pinacoteca Provinciale, situata nell’ex Carcere Borbonico, si distingue per la valorizzazione dell’arte figurativa del territorio: una selezione di opere pittoriche e ceramiche che restituiscono il gusto e le sensibilità artistiche irpine e campane tra Ottocento e Novecento. Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della città arricchisce ulteriormente l’offerta, con esposizioni di sculture, disegni e installazioni che dialogano con i linguaggi dell’arte più attuale.
Poco distante, Avella — piccolo scrigno archeologico incastonato tra i monti — sorprende per la sua densità di storia. Qui, l’anfiteatro romano, risalente all’epoca di Silla, testimonia il peso che la città ebbe in età imperiale. Oggi questo spazio è recuperato e restituito alla fruizione pubblica. Accanto ad esso, il Museo Immersivo e Archeologico, ospitato nel Palazzo Baronale, offre un’esperienza unica: un percorso sensoriale e interattivo che utilizza tecnologie multimediali per raccontare la vita quotidiana, la religione e l’urbanistica dell’antica Abella.
Il viaggio museale ad Avella prosegue tra il Castello Longobardo, l’Antiquarium e l’area della necropoli monumentale, una delle più significative del Sud Italia. Questi luoghi, un tempo dimenticati, sono oggi spazi vivi di conoscenza, capaci di parlare anche alle nuove generazioni.
La Giornata dei Musei è quindi un invito a guardare oltre le teche e le didascalie, a considerare i musei come luoghi di cittadinanza attiva e narrazione collettiva. In Campania, da Napoli ad Avella, la memoria si fa presente, la cultura si fa esperienza, e il futuro trova radici solide su cui crescere.

