“Ecomafia in Terra Irpina”: se ne discuterà mercoledì 16 aprile al Circolo della Stampa di Avellino-

Cliccare sui pulsanti sotto per condividere. GRAZIE !

Ambiente sotto assedio: in Campania oltre 23.000 reati ambientali in cinque anni, Irpinia al centro del dibattito

 

 

La Campania si conferma, ancora una volta, al vertice della classifica nazionale per numero di crimini ambientali. Secondo i dati del dossier Ecomafia 2024 diffuso da Legambiente, nel solo 2023 si sono registrati 4.952 reati contro l’ambiente, con un incremento del 23% rispetto all’anno precedente. In media, quasi 14 illeciti al giorno, un ritmo allarmante che fotografa la capillarità e la pervasività delle attività illegali legate alla gestione del territorio e dei rifiuti.

Tra le province campane, Napoli mantiene il primato negativo con 1.494 reati, mentre la verde Irpinia balza al secondo posto con un’impennata del 72,9%, raggiungendo quota 1.203 infrazioni. Numeri che testimoniano quanto anche le aree interne non siano immuni dalle mire della criminalità ambientale. Complessivamente, si stima che siano circa 80 i clan attivi in regione in questo settore, a conferma del radicamento delle ecomafie nei circuiti illegali campani.

Alla luce di questo scenario preoccupante, Legambiente Avellino e Libera Avellino promuovono l’incontro pubblico “Ecomafia in Terra Irpina”, in programma mercoledì 16 aprile dalle 11.00 alle 12.30 presso il Circolo della Stampa di Avellino. L’appuntamento sarà l’occasione per approfondire l’evoluzione della criminalità ambientale sul territorio irpino nell’ultimo decennio, mettendo a fuoco le minacce emergenti e discutendo strategie efficaci per contrastarle.

Durante l’evento verranno illustrati dati aggiornati, analisi territoriali e proposte operative. Sono attesi rappresentanti istituzionali, esponenti dell’associazionismo e della società civile. Tra gli interventi previsti, quello di Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente, e di un delegato di Libera Campania.

L’incontro è aperto al pubblico e punta a stimolare una partecipazione attiva della cittadinanza, nella convinzione che la tutela dell’ambiente passi anche attraverso una maggiore consapevolezza collettiva e il coinvolgimento diretto dei territori.