
Le camminate guidate nei boschi e nelle aree naturali rappresentano un vero e proprio balsamo per corpo e mente: immergersi in percorsi che coniugano rispetto per l’ambiente e consapevolezza sensoriale favorisce non solo il benessere fisico, ma anche un profondo senso di riconnessione con la natura.
Pratiche come il forest bathing, mutuato dallo Shinrin‑yoku giapponese, invitano a camminare lentamente, prestando attenzione a ogni suono, profumo e dettaglio del paesaggio; la consuetudine di abbracciare gli alberi diventa gesto simbolico di accoglienza e fiducia reciproca con l’ecosistema, e il semplice contatto tattile con la corteccia promuove una sensazione di calma e riduce la tensione psicologica. Parallelamente, l’inalazione dei terpeni – sostanze aromatiche emesse soprattutto dagli aghi di conifere e da molte essenze vegetali, come l’alfa‑pinene e il limonene – migliora la funzione respiratoria e stimola processi neurochimici favorevoli al rilassamento.
La Attention Restoration Theory (ART) di Kaplan e Kaplan descrive come l’esposizione a paesaggi naturali faciliti il recupero dell’attenzione volontaria grazie a stimoli piacevoli e a una soft fascination, riducendo l’affaticamento cognitivo.
Parallelamente, la Stress Reduction Theory (SRT) di Ulrich e collaboratori mostra che la semplice visione o presenza in ambienti verdi abbassa i livelli di stress e la pressione arteriosa, contribuendo a un recupero psicofisiologico più rapido.
Numerosi studi confermano che la permanenza in spazi naturali riduce il cortisolo e migliora l’umore, contrastando ansia e sintomi depressivi DIST.
Contesti rigenerativi favoriscono inoltre la creatività e la capacità di problem solving, incrementando la performance cognitiva e la concentrazione attraverso la diminuzione del mental fatigue.
La Psico‑Neuro‑Endocrino‑Immunologia (PNEI) indaga le interazioni tra processi psicologici, sistema nervoso, endocrino e immunitario. Nell’ambito di questa disciplina, pratiche come il forest bathing (Shinrin‑yoku) arricchite dalla consuetudine di abbracciare gli alberi, hanno evidenziato un aumento della funzione immunitaria: respirare i fitoncidi rilasciati dagli alberi e i terpeni emessi, tra cui l’alfa‑pinene e il limonene, favorisce un picco di attività delle cellule Natural Killer, potenziando le difese organismiche.
Originaria del Giappone degli anni ’80, la pratica dello Shinrin‑yoku consiste in passeggiate lente e consapevoli tra gli alberi, orientate all’ascolto multisensoriale dell’ambiente e spesso corredate dal rituale abbraccio degli alberi, che rafforza la sensazione di connessione e calma.
I benefici clinicamente dimostrati includono riduzione dei livelli di cortisolo, abbassamento della pressione sanguigna e incremento del tono dell’umore.
Integrare i principi della psicologia ambientale nella progettazione di spazi significa concepire l’architettura come un “ambiente terapeutico” capace di rigenerare l’individuo. Progetti di restorative design impiegano elementi naturali, illuminazione dimmerabile, materiali biofili e percorsi verdi per favorire il benessere psicofisico degli utenti.
Il progetto Le Oasi del Respiro, promosso da WWF Italia in collaborazione con Golia, ha istituito un network di aree protette in cui praticare il forest bathing.
Dal 2023, sei Oasi (Cratere degli Astroni, Gole del Sagittario, Oasi dei Ghirardi, Riserva di Vanzago, Oasi di Macchiagrande e Le Cesine) offrono percorsi dedicati al recupero psicofisico e alla tutela della biodiversità WWF Italia Perfetti.
Il concetto di ambienti rigenerativi rappresenta un fulcro di sinergia tra psicologia ambientale, PNEI, wellness e design.
Le evidenze scientifiche supportano l’importanza di integrare la natura nei contesti urbani, sanitari e progettuali per promuovere un benessere olistico e sostenibile. Allo stesso modo, favorire la pratica di camminate guidate in un “ambiente rigenerativo“, ovvero in ambienti naturali, come prati, pascoli e boschi – con i sensi collegati alla vista, agli odori, ai suoni, al tatto e anche ai sapori di un ambiente naturale – favorisce non solo la consapevolezza e il rispetto per la natura ma anche positive ricadute sullo stato psicologico di chi pratica un informato e consapevole “forest bathing”.
(Antonio De Rosa)
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