
Nella mattinata del 24 maggio 2025, a bordo di un autobus della linea 34 di Busitalia, in servizio sulla tratta Acciaroli–Agropoli–Battipaglia–Salerno, una verificatrice è stata oggetto di pesanti insulti e minacce da parte di un passeggero sprovvisto di biglietto. L’agente, unica donna impegnata nei controlli senza la protezione di guardie giurate, ha rischiato di subire violenze ben più gravi prima che due colleghi e due guardie intervenissero alla fermata di Mercatello, scongiurando il peggio.
Il segretario generale dell’Ugl Autoferrotranvieri di Salerno, Gabriele Giorgianni, ha denunciato il carattere inaccettabile di questa disparità di trattamento, che vede gli altri verificatori sempre scortati da personale di sicurezza. Secondo il sindacato, la carenza di misure adeguate espone il personale femminile a rischi maggiori, in un quadro già segnato da un aumento degli episodi di violenza sui mezzi pubblici.
Non si tratta di un caso isolato: lo scorso ottobre, su un bus in servizio ad Angri, due addetti ai controlli furono aggrediti da un passeggero infastidito dalla richiesta di esibire il titolo di viaggio, con spinte e minacce che costarono l’intervento delle forze dell’ordine sul posto. Ancora l’anno scorso, a Salerno, un’altra coppia di verificatori fu insultata e colpita da un utente che si rifiutava di pagare la corsa. Questi precedenti mettono in evidenza la persistenza di un problema che le sigle sindacali – Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl Autoferrotranvieri e Faisa Cisal – intendono affrontare senza più rinvii.
In una recente intesa siglata dal Gruppo FS, il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro ha inserito clausole specifiche per rafforzare la sicurezza del personale viaggiante e promuovere un clima di lavoro più inclusivo. Tuttavia, per i sindacati è indispensabile aprire subito un tavolo di confronto con Busitalia Campania: servono interventi strutturali, dall’installazione di sistemi di video-sorveglianza a bordo alla presenza fissa di guardie giurate sui bus più a rischio, insieme a percorsi di formazione per la gestione delle situazioni di conflitto.
Le organizzazioni sindacali confidano che questo ennesimo allarme non resti una sterile segnalazione, ma diventi lo stimolo per misure concrete e durature a tutela di chi ogni giorno garantisce la mobilità di migliaia di cittadini. Soltanto così si potrà evitare che l’ennesimo episodio di violenza interrompa in modo drammatico un servizio essenziale.