
In data odierna, secondo quanto si legge nella nota a firma del procuratore Giuseppe Borrelli, gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria in servizio presso il Gruppo della Guardia di Finanza di Salerno e quelli della Compagnia GDF di Cava de’ Tirreni, hanno dato esecuzione ad una ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 12 indagati, di cui due in carcere e dieci agli arresti domiciliari; ai predetti risultano contestati, a vario titolo, i reati di detenzione e cessione sostanze del tipo cocaina, hashish e marijuana.
Il predetto provvedimento cautelare costituisce la prosecuzione di quello analogo eseguito lo scorso 8 aprile nei confronti di altri 14 indagati, ai quali risultava altresì contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacenti; l’emissione di due distinte ordinanze cautelari, nell’ambito dello stesso procedimento, è la conseguenza della riforma normativa che prevede il preliminare interrogatorio nei confronti di coloro ai quali non viene riconosciuto un reato associativo, come in questo caso.
L’odierno provvedimento cautelare, ovviamente suscettibile di ulteriori e diverse valutazioni nelle successive fasi processuali, riguarda quei soggetti ai quali non è stata riconosciuta una diretta appartenenza al contesto associativo; pur tuttavia i predetti, secondo la ricostruzione operata dalla Polizia Giudiziaria, costituivano i terminali del citato sodalizio, essendo dediti alle cessioni dello stupefacente.
Nel corso dell’attività investigativa, sono stati — a riscontro delle attività – tratti in arresto in flagranza di reato 4 soggetti nonché sottoposti a sequestro ulteriori 8 kg di hashish e 600 grammi di cocaina.
Inoltre, in fase di esecuzione della misura, sono state rinvenute, una pistola di fabbricazione russa con matricola abrasa con 7 proiettili all’interno del caricatore e la somma in denaro contante di 6.155 euro. L’uomo che ne era in possesso è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione di arma clandestina.
Come già evidenziato. il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata in sede dibattimentale, nel rispetto del contraddittorio con la difesa degli indagati.