Ricatto bollente ai danni di una donna di Avellino: “5000 € o pubblico le tue foto intime” – 27enne nei guai

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Un 27enne della provincia di Avellino è stato arrestato con l’accusa di estorsione tramite social network. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile della Questura di Avellino, su delega della Procura della Repubblica, tutto è partito dalla denuncia di una donna che, dopo aver condiviso con l’indagato messaggi e foto intime, si è vista minacciare la diffusione delle immagini a familiari e conoscenti.

L’uomo avrebbe chiesto 5.000 euro in cambio del silenzio. Gli investigatori hanno organizzato un appostamento nel luogo fissato per la consegna del denaro, sorprendendo il sospetto in flagranza di reato e procedendo al suo arresto.

Nel corso della perquisizione è stato sequestrato il suo telefono cellulare, mentre il 27enne è stato sottoposto a arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Il GIP del Tribunale di Avellino ha poi convalidato il fermo e disposto per lui l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Insomma, il “sexting“, ovvero lo scambio volontario e consensuale di foto o video a contenuto erotico o sessuale si è trasformato un “sextotion“, ovvero in una modalità di estorsione in cui l’aggressore ottiene immagini intime (spesso con l’inganno o la promessa di riservatezza) e poi minaccia di divulgarle.

Il primo, non configura di per sé reato (salvo i casi che coinvolgono minori, per i quali valgono le norme sulla pornografia minorile); il secondo è un vile reato che rientra nell’art. 629 c.p. (estorsione) e può integrare anche violazioni della privacy (e, se vittime o autori sono minorenni, reati contro la persona)

Il procedimento è ancora in fase preliminare e la colpevolezza dell’indagato sarà determinata solo al termine del processo definitivo.