
Oltre 10.000 visitatori (e altrettanti telefonini) hanno riempito non solo la piazza del Santuario ma anche, con il loro filmati, le pagine dei principali social, riprendendo la folla, multicolore e danzante, venuta da tutta la Campania a rinnovare il vincolo tra tutti coloro che si sentono “diversi” per qualunque motivo e la Madonna nera di Montevergine.
Durante la celebrazione, si benedicono le candele, da cui deriva il termine Candelora. Esse rappresentano il simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme. Con il tempo, la festività ha assunto sempre più un carattere mariano, richiamando la purificazione della Madonna.
Al Santuario di Montevergine questa festa assume un significato molto particolare. La Madonna di Montevergine, conosciuta come Mamma Schiavona, è una Madonna “inclusiva” e non convenzionale: è di pelle nera, ha fattezze orientali ed è particolarmente amata anche dalle comunità di “femminielli” e persone LGBTIQ+.
Il 2 febbraio di ogni anno si celebra, infatti, la “Juta dei Femminielli”: dall’area napoletana e da altre zone della Campania (e non solo), molti omosessuali rendono omaggio alla “loro” Madonna, per pregare e ricevere la benedizione della “Mamma Schiavona”. Il legame con i femminielli risale a tempi molto antichi. Secondo un’antica leggenda, nel 1256, due ragazzi di sesso maschile, dopo essere stati scoperti in atteggiamenti amorosi, furono condotti nel bosco del Monte Partenio, dove sorge il santuario di Montevergine, legati nudi e lasciati a morire. Ma l’amorevole Madonna di Montevergine ebbe pietà di loro e li liberò.
Negli ultimi anni la ricorrenza ha visto una notevole partecipazione di personaggi famosi legati al mondo LGBTQIA+. Quest’anno hanno partecipato anche Vladimir Luxuria e Priscilla, protagoniste di uno spettacolo , all’insegna della libertà e dell’inclusione.
La partecipazione del giornalista Cecchi Paone, che è stato ospite di un interessante incontro su fede e ragione a Mercogliano, ha rappresentato, inoltre, un forte messaggio di lotta contro tutte le discriminazioni.
Tra i gruppi presenti si annoverano ‘A Paranza r’o Lione di Scafati con la partecipazione del jazzista Nicola Coppola, la Paranza Mezzone di Giugliano, Á pìdə fèrmə di Cosenza e I ritmi del focolare, che terranno un laboratorio sugli strumenti poveri del Sud Italia.
Presenti i sindaci di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, e di Avellino, Laura Nargi. Anche se mancherà Marcello Colasurdo, custode della cultura popolare e cantore della Vergine, il popolo della Candelora gli renderà omaggio.
A rendere omaggio alla Vergine anche rappresentanti dell’ambasciata messicana, confermando il respiro sempre più internazionale del rito, capace di unire persone di fedi e culture differenti.
L’acronimo LGBTIQ+ rappresenta una comunità diversificata di orientamenti sessuali e identità di genere. Ecco cosa significa:
- L: Lesbica
G: Gay
B: Bisessuale
T: Transgender
I: Intersessuale
Q: Queer o in fase di Questioning (in fase di esplorazione della propria identità)
+: Altre identità non specificamente coperte dalle lettere precedentiQuesto acronimo è un simbolo di inclusività e riconoscimento delle diverse esperienze e identità all’interno della comunità.
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