Con lo sviluppo di nuove tecnologie, emergono anche nuove truffe. L’ultima truffa, che sta mietendo molte vittime, è il quishing, che ci spinge a collegarci con indirizzi web truffaldini e a fornire i nostri dati bancari, sfruttando i codici QR. Diffuso in Belgio, Olanda, Francia e Germania, sta iniziando a registrare numeri significativi anche in Italia.
Il proprietario di un’auto elettrica avvia l’app dal proprio smartphone e inquadra il QR presente sulla colonnina, o almeno crede di farlo. In realtà, i truffatori hanno applicato un QR diverso e autoadesivo sulla colonnina, in modo che la sovrapposizione non sia evidente. Inquadrando questo QR, il proprietario viene reindirizzato a una pagina creata dagli hacker, molto simile a quella originale, dove vengono rubati i dati della carta di credito, inclusi numero, scadenza, dati anagrafici e codice di verifica.
L’esperto di sicurezza informatica Eddy Willems ha dichiarato che questo problema è ormai diffuso in gran parte dell’Unione Europea e cresce con la diffusione delle auto elettriche. Questo crea ulteriori problemi alla diffusione dei nuovi veicoli, poiché le colonnine elettriche, non ricaricando l’auto a causa del QR falso, vengono segnalate come fuori uso, danneggiando l’intero settore, soprattutto nelle città con poche colonnine. Per proteggersi da questa truffa, è consigliabile usare tessere di ricarica, più sicure dei QR Code, controllare sempre l’URL verificando la presenza dell’https e segnalare subito i QR sospetti, controllando anche che non vi siano adesivi o manomissioni visibili sulla colonnina.
Il quishing è una minaccia emergente e sono stati segnalati casi anche sulle vetrine dei negozi, ai tavoli dei ristoranti e nelle reception degli alberghi. Secondo una ricerca di Harmony Email, le truffe attraverso i QR Code sono aumentate del 587% nell’ultimo anno. Il ricercatore Jeremy Fuchs ha sottolineato di aver implementato protezioni per i QR Code, ma ha ammesso che non è facile prevedere le mosse degli hacker, anche se esistono strumenti per combatterli. Secondo un’analisi di Statista, nel 2022, 89 milioni di persone negli Stati Uniti hanno usato almeno una volta i QR Code, esponendosi potenzialmente alla truffa. Rispetto al 2020, l’uso dei QR è aumentato del 26% e si prevede che nel 2025 supererà i 100 milioni. Questa tecnologia, favorita dal Covid-19, è stata sviluppata nel 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave per tracciare i pezzi di automobili nelle fabbriche Toyota.