Stazione Alta velocità di Afragola: 55 minuti per raggiungere Roma, ma il mandamento non è collegato.

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La bella e avveniristica stazione ferroviaria di alta velocità (AV) e alta capacità (AC) di Afragola è stata realizzata su un progetto presentato nel 2003 dalla famosa Zaha Hadid, architetto e designer irachena, naturalizzata inglese, morta nel 2016. La struttura, dalla forma sinuosa che richiama la “f” e la “S” del logo delle Ferrovie dello Stato, si estende per una lunghezza di circa 500 metri e una larghezza di circa 44 metri, e si eleva fino a 25 metri di altezza totale.

La stazione di AV/AC di Afragola dispone di un parcheggio di 1.400 posti auto e serve un bacino urbano di circa 3 milioni di abitanti.

Definita “La porta del Sud”, è collegata, tramite 18 coppie di treni ad alta velocità, con le principali città della linea Torino–Salerno, oltre che con Venezia e Reggio Calabria, e i suoi treni coprono la tratta Afragola-Roma Termini in soli 55 minuti.

Al completamento della seconda fase, partita nel 2022, il nuovo scalo diventerà il nodo di interscambio tra l’Alta Velocità Torino–Salerno, la nuova linea Napoli–Bari, la Circumvesuviana e i treni regionali da e per Caserta, Benevento e Napoli Nord.

Purtroppo, complice anche l’epidemia di Covid, la prosecuzione di alcuni lavori ha subito un rallentamento e, ad oggi, la stazione è utilizzata quasi esclusivamente da pendolari.

Il principale fattore critico è rappresentato, oggi, dalla carenza di mezzi di collegamento e i pendolari per tornare a casa non hanno che una soluzione: farsi accompagnare da parenti o amici, oppure lasciare l’auto nel parcheggio.

Entrambe queste soluzioni, però, negli ultimi mesi sono diventate sempre meno sostenibili. E ciò, per l’aumento del costo dei carburanti, da una parte (che rende problematico, l’andare ad accompagnare e poi andare a riprendere l’amico o il congiunto pendolare) e per la saturazione del parcheggio (che costringe i pendolari a posteggiare lungo il perimetro esterno della stazione).

Tuttavia, qualcosa comincia a muoversi: alcuni mesi fa, infatti, sono stati installati i primi ponti ad arco della Napoli-Cancello, e ciò consentirà l’interscambio passeggeri tra i servizi regionali e ad alta velocità passando per i comuni di Casoria, Casalnuovo, Afragola, Caivano e Acerra.

Inoltre, il 21 aprile 2021 è stato approvato il progetto definitivo di una nuova linea ferroviaria per collegare Afragola AV/AC con Volla, sulla tratta Napoli-Nola-Baiano della “Circumvesuviana”, gestita dalla EAV.

Un ultimo punto oggetto di discussione è rappresentato dal costo degli abbonamenti che si aggira attorno ai 400 euro mensili. Esso, seppure equiparabile a quello delle autolinee, incide notevolmente sul magro stipendio di molti pendolari, a causa del fatto che, ad esso, si devono aggiungere i levitati costi del carburante necessario per raggiungere la Stazione.

Ma per i pendolari costretti a lavorare fuori regione non c’è molta scelta: o si servono delle autolinee locali, accollandosi un viaggio non comodissimo e della durata di circa tre ore (a cui vanno sommate altrettante ore per il ritorno) ma, nei fatti, imprevedibile, ai causa dei frequenti ingorghi sul Grande Raccordo anulare; oppure devono affrontare i costi di trasferimento privato alla Stazione AV/AC.

A preferire le autolinee sono, quindi, quelle persone impossibilitate a raggiungere la Stazione di Afragola con mezzi propri.

Il problema della mancanza di un efficiente collegamento su gomma, che sia al contempo economicamente sostenibile, è stato più volte sollevato negli ultimi tempi e, in alcuni anni, l’EAV ha attivato, seppure in maniera discontinua, alcune corse da Avellino (Piazza Kennedy), Monteforte e Lauro.

Dal mandamento di Baiano, ogni giorno, partono per la Capitale alcune centinaia di pendolari. Si tratta, in prevalenza, di lavoratori – talora precari – impiegati nella scuola e in vari uffici amministrativi, che trarrebbero importanti vantaggi da migliori e più sostenibili collegamenti.

Periodicamente, si parla di un possibile passaggio della linea ad Alta Velocità dall’Interporto adiacente al CIS di Nola, nell’ambito dell’attivazione di un possibile collegamento con Bari ma, al momento, non siamo riusciti ad ottenere notizie precise.