Traffico di fitofarmaci contraffatti e pericolosi per l’ambiente e per la salute. Arresti e sequestri per circa 8 milioni di euro.

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In data odierna la Guardia di Finanza, con l’impiego di 200 militari appartenenti a 30 Reparti del Corpo, ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di 9 misure cautelari personali e a un decreto di sequestro preventivo per un importo pari complessivamente a 7.947.540,28 euro, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su conforme richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti indagati per il reato di associazione per delinquere (art. 416 c.p.), finalizzata alla commissione dei reati di adulterazione di fitofarmaci e di ricettazione di tali prodotti, nonché per i reati di adulterazione o contraffazione di fitofarmaci (art. 441 c.p.), di riciclaggio (art. 648 bis c.p.) e di autoriciclaggio (art. 648 ter. I c.p.).

I fitofarmaci sono prodotti fitosanitari (“antiparassitari”, “pesticidi”) utilizzati in agricoltura per l’eliminazione di organismi nocivi (insetti, acari, batteri, roditori) e di erbe infestanti, la cui immissione in commercio è soggetta ai dettami di specifiche direttive europee, che prevedono una doppia valutazione del rischio (sanitaria ed ambientale), posta in essere dagli Stati Membri mediante un “elenco positivo” di sostanze attive utilizzabili nei preparati.

Nello specifico i fitofarmaci, dopo essere stati introdotti nel territorio nazionale mediante false indicazioni nelle bollette doganali inerenti alla tipologia di prodotto in modo da eludere i controlli, venivano manipolati con altre molecole, creando miscele nocive per la salute umana ed estremamente vantaggiose per i clienti finali, in quanto diluibili con una percentuale di acqua doppia rispetto a quella necessaria per l’impiego di un fitofarmaco legale, permettendo quindi agli attuali indagati un illecito risparmio di spesa e, conseguentemente, un maggiore illecito profitto.

Nel corso delle indagini si è proceduto ad una pluralità di sequestri dei fitofarmaci adulterati, i quali, all’esito della consulenza tecnica disposta da questo Ufficio, sono risultati contenere sostanze altamente cancerogene, pericolose per la salute umana.

I proventi dell’attività illecita sono risultati reinvestiti dai principali indagati nell’acquisto di 3 immobili — un appartamento a Scafati (SA), una residenza estiva a Capaccio Paestum (SA) ed un b&b a Porto Cesareo (LE) del valore complessivo di euro 381.050,48, anch’essi oggetto di sequestro preventivo, integrandosi a carico dei responsabili anche il reato di auto-riciclaggio.

All’esito delle indagini espletate il GIP del Tribunale di Torre Annunziata ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un indagato, la misura coercitiva degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di altri sette indagati e la misura coercitiva del divieto di dimora nella regione Campania per un indagato nonché ha disposto il sequestro preventivo della somma di 7.947.540,28 euro, comprensiva di denaro contante, disponibilità finanziarie, quote societarie, beni mobili ed immobili riconducibili agli indagati.

In esecuzione di un decreto di perquisizione emesso da questa Procura della Repubblica, sono in corso, altresì, con l’ausilio di tre unità cash dog, specializzate nella ricerca di denaro contante, 55 perquisizioni — nelle regioni Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia – anche nei confronti delle ditte degli acquirenti nonché degli intermediari/procacciatori di clienti dei al fine di impedirne l’utilizzo nelle coltivazioni agricole con ulteriori danni per l’ambiente e per il consumatore finale.

Le persone coinvolte sono da ritenersi presunti innocenti  fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.