
Sei persone sono state arrestate ad Aversa per una serie di furti di cavi di rame. Questi furti, avvenuti tra febbraio e agosto 2023 nell’area di Caserta, sono stati condotti da un’organizzazione criminale composta da otto membri. Hanno mirato principalmente agli impianti di trasmissione di diverse compagnie telefoniche, causando notevoli danni economici e disagi per gli utenti.
Le indagini hanno rivelato che alcuni dei sospettati hanno commesso questi reati durante il periodo di arresti domiciliari, dimostrando un alto livello di organizzazione criminale. Gli obiettivi principali erano i moduli Rru (Radio Remote Unit) installati sulle antenne degli operatori telefonici nell’area.
Durante le perquisizioni, alcuni dei materiali rubati sono stati ritrovati in un terreno di proprietà di uno degli indagati, che è stato successivamente sequestrato. Inoltre, è stato scoperto un grande quantitativo di tabacco lavorato estero presso l’abitazione di un altro membro dell’organizzazione criminale. Questi furti hanno causato notevoli danni alle aziende e disagi per gli utenti del territorio.
Dopo un’attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Aversa -Napoli Nord, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Aversa hanno dato esecuzione a due ordinanze emesse dal Gip del Tribunale di Napoli Nord. In particolare, la prima ordinanza dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di F.A., G.A., G.B., G.R.; la misura degli arresti domiciliari per G.B. e P.G. e l’obbligo di dimora nei confronti di G.L.
La seconda ordinanza, invece, dispone l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per S.G. e G.B. tutti cittadini italiani tra i 26 e i 55 anni di età.
L’attività investigativa ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti delle persone sottoposte alle indagini in ordine alla costituzione e partecipazione ad un’associazione a delinquere composta da otto persone e finalizzata alla commissione di un numero indefinito di reati contro il patrimonio, in particolare furti aggravati ai danni di apparecchi destinati alle telecomunicazioni e ricettazione, alcuni di questi commessi evadendo dagli arresti domiciliari.
La complessa attività d’indagine veniva avviata in seguito ai numerosi furti di cavi di rame verificatisi nella provincia di Caserta, tra i mesi di febbraio e agosto 2023, ai danni degli apparati di trasmissione di proprietà delle compagnie telefoniche e, in particolare, dei moduli RRU (Radio Remote Unit), installati presso le antenne degli operatori presenti sul territorio, con danni di decine di migliaia di euro per le aziende e di numerosi disservizi per l’utenza.
Le investigazioni, condotte attraverso le intercettazioni telefoniche, i servizi di osservazione, controllo e pedinamento, le analisi dei tracciati gps e la visione delle immagini dei sistemi di sorveglianza pubblici e privati, hanno consentito di raccogliere gravi elementi di colpevolezza nei confronti delle persone sottoposte alle indagini e indiziate di appartenere al gruppo criminale, nonché di raccogliere un grave quadro indiziario circa la loro partecipazione ai furti dei cavi di rame e di componenti elettronici sottratti agli apparati RRU.
Il prosieguo dell’attività di indagine ha permesso di raccogliere gravi elementi circa l’esistenza di un accordo criminale tra i destinatari delle misure, i quali sono indiziati di essersi dotati di un proprio sistema organizzativo e di divisione dei ruoli, che gli ha consentito di raggiungere una notevole capacità criminale, considerato l’elevato numero di furti portati a termine. Le indagini consentivano, inoltre, di raccogliere gravi indizi riguardo alla partecipazione ai furti di alcuni degli indagati i quali, nonostante fossero ristretti agli arresti domiciliari, più volte evadevano per prendere parte alle attività criminali del gruppo. All’atto dell’esecuzione dei provvedimenti, in un terreno di proprietà di uno degli indagati successivamente sottoposto a sequestro sono stati rinvenuti pezzi di RRU in fase di semi-lavorazione. Inoltre, presso l’abitazione di un altro indagato, sono stati rinvenuti oltre 30 Kg di sigarette di contrabbando; pertanto si è proceduto ad autonomo arresto anche per tale titolo di reato.