
Con un’anticipazione rispetto alle medie stagionali, l’anticiclone subtropicale di origine africana sta per abbracciare l’intera Penisola: la prima vera ondata di caldo estivo, con termiche oltre i 37 °C, scatterà ufficialmente da domani, martedì 10 giugno, e si estenderà progressivamente fino alla metà del mese.
Il Nord, finora risparmiato dai picchi estremi, dovrà comunque fare i conti con un caldo in crescita, accompagnato da umidità in diminuzione: la percezione sarà quella di un calore secco e persistente, tipico delle correnti africane. Non mancheranno tuttavia episodi di instabilità convettiva, soprattutto sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale, dove il contrasto tra masse d’aria calda al suolo e correnti più fresche in quota potrà scatenare temporali pomeridiani localmente intensi.
Al Meridione e sulle Isole maggiori si registreranno i picchi termici più elevati: Sicilia orientale, Sardegna interna e zone pianeggianti della Calabria potrebbero sfiorare i 40 °C, con livelli di afa tali da rendere particolarmente opprimenti le ore centrali. Anche città come Roma, Milano e Bologna vedranno il termometro attestarsi intorno ai 33-34 °C, con allerte già emesse in diversi capoluoghi.
Il grande caldo non è esente da conseguenze: nelle ultime ore si sono sviluppati numerosi incendi di vegetazione in Sicilia e Calabria. Nel Palermitano i Vigili del Fuoco e la Forestale hanno operato a Partinico, San Giuseppe Jato e Monreale, mentre in Calabria oltre 55 interventi hanno riguardato arbusti e macchia lungo l’alto Ionio e l’alto Tirreno cosentino. A Cassano allo Ionio le fiamme hanno costretto all’evacuazione preventiva di una RSA e creato disagi alla viabilità sulla A2 del Mediterraneo, in prossimità di Tarsia.
Per tutelare la salute delle categorie più fragili – anziani, bambini e persone con patologie croniche – il Ministero della Salute ha attivato il Sistema nazionale di previsione e allerta per ondate di calore, con bollettini quotidiani e un numero verde dedicato. È inoltre disponibile l’app “Caldo e Salute”, che offre consigli pratici per ridurre i rischi da esposizione prolungata a caldo e umidità: mantenere un’adeguata idratazione, limitare le uscite nelle ore più calde e seguire le indicazioni delle autorità rimangono le misure fondamentali.
Il promontorio africano, alimentato da un Mediterraneo più caldo del normale, manterrà condizioni stabili almeno fino al 15 giugno, con possibile ulteriore intensificazione in alcune aree interne. Restano alte la vigilanza e la collaborazione tra vigili del fuoco, protezione civile e strutture sanitarie per gestire al meglio questa prima ondata rovente dell’estate 2025.
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