
Nella mattinata del 1° maggio u.s., i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Benevento, coadiuvati dalle Stazioni di Benevento e di San Giorgio del Sannio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 58enne, residente in provincia di Napoli, già gravato da precedenti, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di due persone.
Le indagini, avviate nel mese di gennaio a seguito di denuncia presentata presso una Stazione Carabinieri del napoletano, hanno documentato una serie di comportamenti molesti posti in essere dall’arrestato nei confronti di una donna e di un professionista, quest’ultimo indicato quale presunto “ostacolo” alle pretese della vittima. Pedinamenti, minacce e messaggi intimidatori hanno caratterizzato la condotta persecutoria fino all’aggressione verbale e al tentativo di investimento ai danni del professionista, accaduto in pieno giorno in una zona ad alta frequentazione.
In particolare, il 58enne, invaghitosi di una donna dell’hinterland napoletano aveva iniziato ad approcciarla in maniera insistente e, non venendosi ricambiato, aveva preso a offenderla e minacciarla. La donna impaurita, su consiglio di un professionista di Benevento, aveva presentato una denuncia per atti persecutori in una Stazione Carabinieri del napoletano. Da quel momento l’uomo aveva iniziato a perseguitare anche l’uomo, considerandolo un ostacolo o, forse, un rivale.
Gli immediati accertamenti e la pronta risposta del personale operante hanno permesso di rintracciare e bloccare il soggetto prima che potesse ulteriormente concretizzare le proprie minacce.
Dopo le formalità di rito, il 58enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Benevento, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del processo con rito abbreviato.
L’operazione conferma l’efficacia dell’intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine e l’importanza della denuncia tempestiva da parte delle vittime di stalking, per garantire la prevenzione di fatti di grave allarme sociale e la tutela delle persone offese.
Le persone coinvolte sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.