
Nella giornata di ieri, 2 luglio 2025, un’importante operazione antidroga ha portato alla scoperta di una piantagione di marijuana nascosta tra i terrazzamenti dei Monti Lattari, nel territorio di Sant’Egidio del Monte Albino (Sa).
A condurla sono stati i Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R.M. del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, con il supporto aereo del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano.
I militari, grazie a un’azione congiunta tra perlustrazioni dal cielo e controlli a terra, sono riusciti a individuare cinque distinti appezzamenti di terreno, accuratamente allestiti con sistemi di irrigazione e diserbanti, destinati alla coltivazione illegale di cannabis.
Le piante rinvenute erano ottantasette, tutte già sviluppate e in avanzato stato di crescita, pronte per essere raccolte e successivamente immesse nel mercato. Secondo quanto ricostruito, le indagini sarebbero partite in seguito alla segnalazione di un agricoltore locale, che ha notato strani movimenti nella zona. La denuncia ha dato il via a un monitoraggio serrato del territorio, culminato nell’individuazione delle coltivazioni occultate in un’area particolarmente impervia e difficile da raggiungere.
L’operazione rientra in una più ampia strategia di contrasto alla produzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti nell’Agro Nocerino-Sarnese, una zona che da tempo risulta vulnerabile a questo tipo di fenomeni. La presenza di fitti boschi e terrazzamenti nascosti, soprattutto nei comuni collinari come Sant’Egidio del Monte Albino, offre copertura ideale per attività illecite di questo tipo. Proprio la morfologia del territorio ha reso necessario l’impiego di elicotteri, fondamentali per avere una visione dall’alto e individuare le coltivazioni camuffate tra la vegetazione.
Secondo fonti investigative, le piante sequestrate, una volta essiccate e lavorate, avrebbero potuto generare introiti per svariate migliaia di euro, alimentando un mercato clandestino florido e ben organizzato. Al momento non sono stati identificati i responsabili della coltivazione, ma le indagini sono ancora in corso sotto il coordinamento della Procura di Nocera Inferiore. L’obiettivo è risalire alla rete di soggetti coinvolti, individuare i canali di distribuzione e colpire i livelli più alti dell’organizzazione.
Il sequestro di queste piantagioni rappresenta un duro colpo alle attività criminali che sfruttano le aree boschive per coltivare marijuana lontano da occhi indiscreti. L’efficacia dell’intervento dimostra quanto sia cruciale il coordinamento tra reparti specializzati e il ricorso a tecnologie di sorveglianza aerea per contrastare un fenomeno che continua a insidiare le aree rurali della Campania.