Incendio nell’area industriale di Pascarola: emergenza a Caivano e preoccupazione in una vasta area. Il filmato dei VVF.

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Da questo pomeriggio si è sviluppato un incendio presso l’opificio industriale Chimpex Industriale S.P.A., situato nella zona ASI di Pascarola, nel comune di Caivano (Napoli).
L’azienda, operante nel settore dei solventi, è stata colpita da un rogo che ha dato origine a un’enorme nube nera, potenzialmente tossica, visibile da ampie aree della Piana Campana, dai Monti di Avella, dal Casertano e dalla Penisola Sorrentina, con potenzialità d’impatto fino all’area metropolitana di Napoli.

Le prefetture di Napoli e Caserta hanno attivato un CCS (Centro di Coordinamenti dei Soccorsi) con la presenza della Protezione civile regionale, dei Sindaci dei comuni interessati, dei tre Commissari Straordinari del Comune di Caivano e delle ASL territorialmente competenti.

Sul posto sono intervenute immediatamente tre squadre dei Vigili del Fuoco, supportate da personale specializzato in soccorsi per rischi NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico).

L’operazione di soccorso è stata avviata con l’obiettivo di contenere l’incendio e prevenire ulteriori rischi, in particolar modo per la salute dei residenti e per la sicurezza dell’ambiente circostante.

Le autorità hanno già disposto misure di prevenzione a protezione dei cittadini, considerando l’impatto che la densa colonna di fumo potrebbe avere sulle aree limitrofe. Nel frattempo, gli investigatori si stanno adoperando per definire le cause che hanno innescato l’incendio. I lavori dei soccorritori sono ancora in corso.

Per domani, 10 aprile, a Caivano resteranno chiuse scuole, parchi pubblici e cimitero.
L’ordinanza della Commissione straordinaria che amministra il Comune di Caivano (commissariato per infiltrazioni camorristiche), diretta ai cittadini residenti entro il raggio di 4 Km dal punto dell’incendio, vieta la permanenza nei luoghi pubblici aperti, e li invita a rimanere a casa con porte e finestre chiuse, in attesa dei risultati dei rilievi sulla qualità dell’aria, nonché del completo spegnimento dell’incendio.  E’ vietata, inoltre, la raccolta e la vendita di prodotti agricoli e l’utilizzo di acqua provenienti da vasche e pozzi non protetti dalle precipitazioni aeree.

L’Arpac sta eseguendo il monitoraggio delle concentrazioni di inquinanti atmosferici contemplati dalla normativa sulla qualità dell’aria. Ma la popolazione, anche quella situata a nord-est dell’incendio, verso cui si è diretta la nube, sapendo che il fall-out (ovvero la ricaduta) dei fumi avviene a una certa distanza, è preoccupata da quanto è avvenuto, che con il passare delle ore è parso assumere i connotati di una vera e propria emergenza ambientale, e chiede che vengano compiuti tutti gli accertamenti del caso.