
Oggi, 12 maggio 2025, si celebra la Giornata Internazionale dell’Infermiere, istituita dall’International Council of Nurses per commemorare la nascita di Florence Nightingale, pioniera dell’assistenza moderna. Ogni anno, questa ricorrenza offre l’occasione per riflettere sul ruolo cruciale degli infermieri, che garantiscono cure continue e di qualità, come è emerso in modo drammatico durante la pandemia di COVID-19.
Le origini della giornata risalgono agli anni Cinquanta, quando negli Stati Uniti fu proposta un’iniziativa dedicata agli infermieri. Solo nel 1974 il Consiglio Internazionale fissò ufficialmente il 12 maggio, anniversario di Nightingale, come momento di celebrazione, formazione e sensibilizzazione sul mondo infermieristico.
Per il 2025 il tema scelto è “Our Nurses. Our Future. Caring for nurses strengthens economies”, un invito a mettere al centro non soltanto la qualità delle cure ma anche il benessere degli stessi professionisti. Condizioni di lavoro dignitose, retribuzioni adeguate e supporto psicofisico sono infatti elementi indispensabili per costruire sistemi sanitari sostenibili e resilienti.
Gli infermieri costituiscono oltre il 60 % della forza lavoro sanitaria globale e spesso rappresentano il primo punto di contatto con i pazienti, svolgendo mansioni che vanno dall’assistenza diretta alla gestione di tecnologie avanzate. Durante l’emergenza sanitaria, la loro dedizione ha permesso di mantenere la continuità delle cure in un contesto di grande pressione e rapida evoluzione.
In questa giornata l’ICN, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha presentato il rapporto “State of the World’s Nursing 2025”. Nel frattempo, in tutto il mondo, ospedali e università organizzano convegni, webinar e corsi di aggiornamento, mentre sui social sono protagoniste le storie di chi ogni giorno vive in corsia l’impegno per il paziente, con l’hashtag #NursesFuture2025.
Non mancano tuttavia criticità: in molti Paesi il rapporto infermiere-paziente è ancora inferiore agli standard raccomandati, con conseguenze dirette sulla sicurezza e sulla qualità delle prestazioni. A ciò si aggiungono fenomeni di burnout legati a carichi di lavoro elevati e carenze di personale, che rendono urgente l’adozione di programmi di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di sostegno psicologico.
Guardando al futuro, le prospettive puntano su investimenti in ricerca sull’impatto economico di una forza infermieristica in salute e su collaborazioni internazionali per scambiare best practice. L’obiettivo è rafforzare formazione e innovazione tecnologica, creare percorsi di carriera che valorizzino la leadership infermieristica e garantire politiche di welfare aziendale.
Questa Giornata Internazionale dell’Infermiere è dunque un appello all’azione: prendersi cura di chi cura non è solo un dovere etico, ma un investimento strategico per il benessere delle comunità e la solidità delle economie di domani.