Sabrina Nardella, di soli 38 anni, stimata parrucchiera di Gaeta (Lt), si è spenta in una clinica privata di Caserta, dove era giunta per un intervento di chirurgia estetica di routine.
Madre premurosa di una tredicenne e di un bambino di sette anni, Sabrina aveva deciso di sottoporsi a un piccolo ritocco al volto e al mento in day hospital, una procedura che la struttura – già al centro di precedenti segnalazioni e indagini giudiziarie – definiva priva di rischi particolari.
Poche ore dopo l’operazione, però, un malore improvviso ha reso vani i tentativi di rianimazione: i sanitari hanno lottato fino all’ultimo minuto, ma il cuore della giovane donna non ha retto.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disposto l’autopsia, mentre i carabinieri della compagnia di Caserta hanno avviato gli accertamenti per chiarire se vi siano state negligenze o errori nell’esecuzione dell’intervento. Intanto, la comunità di Gaeta si è stretta intorno al dolore dei familiari, a cominciare dai suoi due bambini, privati troppo presto di una madre affettuosa e instancabile.
“Questa mattina ci siamo svegliati con un vuoto enorme”, ha commentato il sindaco Cristian Leccese, ricordando Sabrina come “una persona dolce, profondamente amata in città”.
Le sue parole scorrono veloci, cariche di incredulità e di affetto: “Il pensiero va ai suoi figli, a cui voglio stringere un abbraccio fraterno in questo momento così buio”.
Gli ultimi post pubblicati da Sabrina sui social la ritraggono sorridente insieme alla figlia, con le luci di Pasqua a illuminare la sua gioia di mamma. In uno di quei messaggi scriveva di sperare che forza, pazienza e calma rimanessero sempre le sue compagne di viaggio.
Ora, in attesa di risposte, quella forza serve alla sua città per elaborare un lutto troppo doloroso e riflettere sulla sicurezza delle cure.
