Campania sommersa dalle multe per cellulare alla guida: prefetture in tilt e sospensioni patente in ritardo!

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Sulle strade della Campania continua il malcostume dell’uso del cellulare mentre si guida. Negli ultimi mesi i verbali elevati dalle Forze dell’Ordine sono cresciuti di oltre il 40% rispetto al periodo precedente, generando un flusso di segnalazioni che le Prefetture faticano a gestire nei tempi previsti.

Il problema principale riguarda il rispetto delle scadenze previste dal Codice della Strada: i verbali devono arrivare in Prefettura entro cinque giorni dal rilascio e la notifica della sospensione patente scatta entro altri quindici giorni. In molti casi, però, i cittadini ricevono l’avviso con settimane di ritardo, vanificando l’efficacia della sanzione e costringendo gli uffici a restituire la patente senza aver potuto applicare la sospensione.

Tra gli automobilisti cresce quindi il malumore: in molti lamentano la scarsa chiarezza sui tempi di notifica e la difficoltà di capire come e quando presentare ricorso. L’accumulo di contenziosi rischia inoltre di appesantire i tribunali amministrativi, indebolendo il sistema di prevenzione stradale.

Le nuove norme puniscono con multe da 250 a 1.000 euro, la decurtazione di cinque punti sulla patente e, per la prima infrazione, la sospensione da quindici giorni a un mese. In caso di recidiva biennale, la multa raddoppia e la sospensione può arrivare fino a tre mesi, con una sospensione aggiuntiva di una o due settimane in base ai punti rimasti.

Per sbloccare l’arretrato, il Ministero dell’Interno ha recentemente disposto l’assunzione di 200 nuovi assistenti da destinare agli uffici prefettizi più in difficoltà. Il provvedimento, che sarà operativo nelle prossime settimane, mira a ridurre i tempi di gestione delle pratiche e a ritornare a una più rapida esecuzione delle sanzioni.

Resta comunque aperto il dibattito sull’equilibrio tra rigore dei controlli e capacità amministrativa: se è vero che il pugno duro scoraggia comportamenti pericolosi, è altrettanto evidente che un’applicazione su vasta scala delle norme richiede procedure più snelle e strumenti digitali adeguati. Fino a quando non si troverà un giusto equilibrio, automobilisti e uffici pubblici continueranno a scontare ritardi e disagi.