Pd Avellino in stallo: Petracca, Caruso e Lengua al centro delle candidature per le regionali

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Il Partito Democratico di Avellino si trova in una fase di stallo nella definizione delle quattro candidature da presentare per le elezioni regionali di fine novembre: a pochi giorni dalla chiusura delle liste i confronti non hanno portato a un accordo e le convocazioni ufficiali sono state rinviate, con la direzione provinciale posticipata e quella regionale di conseguenza slittata.

La trattativa è caratterizzata da tensioni fra le diverse anime del partito e da mediazioni difficili anche alla presenza del segretario regionale. Una certezza emerge però dalla fase negoziale: la ricandidatura dell’uscente Maurizio Petracca, indicata come elemento di continuità per la lista provinciale e valorizzata da chi punta a mantenere esperienza e visibilità nel consiglio regionale.

Sul piano politico si registra resistenza su alcune candidature, con richieste di equilibrio territoriale e di rispetto delle quote di genere che hanno rallentato la chiusura delle liste. In questo contesto il nome di Antonia Caruso, consigliera comunale di Avella, è stato fatto come alternativa in grado di raccogliere consensi tra pezzi di partito riferibili a ex referenti di rilievo regionale, mentre dall’Alta Irpinia è arrivata la proposta dal basso dell’ex sindaca di Villamaina che reclama maggiore rappresentanza territoriale.

Parallelamente sono circolati altri nomi capaci di ricomporre fragili equilibri: in vista di possibili forfait e riposizionamenti interni è stato indicato come papabile Giuseppe Caruso per rappresentare il territorio e il mondo giovanile, mentre per bilanciare rappresentanze territoriali e sensibilità diverse è stato evocato il profilo di Caterina Lengua come possibile soluzione di sintesi.

Gli incontri si sono protratti fino a tarda serata e sono in programma ulteriori contatti individuali con l’obiettivo di trovare una quadra prima della scadenza utile: le candidature dovranno essere poi formalmente ratificate dagli organismi provinciali e successivamente da quelli regionali. Sullo sfondo restano vive dinamiche interne precongressuali che influenzano le scelte di oggi e preparano il terreno per i prossimi appuntamenti politici locali.

Le decisioni definitive devono essere assunte a breve per evitare che il vuoto organizzativo comprometta la capacità del partito di presentarsi compatto e rappresentativo nelle urne regionali.


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