
Le startup italiane, nonostante le sfide di accesso al capitale, stanno vivendo una trasformazione positiva grazie al crescente supporto dei Business Angels. Secondo il recente rapporto di Growth Capital, in collaborazione con Italian Tech Alliance e altre istituzioni, più di 1600 Business Angels stanno plasmando attivamente il futuro imprenditoriale del paese, con investimenti che superano i 45 milioni di euro nel periodo 2018-2022.
La regione della Lombardia guida la scena con 687 Business Angels attivi, seguita da Piemonte e Lazio. Questi investitori non solo sono numerosi ma anche altamente qualificati, con il 94% che possiede un titolo di istruzione superiore e il 78% che può vantare un background imprenditoriale o manageriale.
La loro presenza nell’ecosistema di investimento è notevole. Negli ultimi cinque anni, circa il 10% dei round di investimento in Italia ha visto la partecipazione attiva dei Business Angels, con un ammontare che rappresenta una parte sempre più consistente del totale investito nel settore. Questo indica l’importanza cruciale che questi investitori privati stanno assumendo nell’innovazione italiana.
Ma cosa rende così preziosi questi angeli del business? Il rapporto suggerisce che le startup sostenute dai Business Angels non solo registrano una crescita più rapida in termini di fatturato e numero di dipendenti rispetto a quelle senza questo tipo di investimenti, ma mostrano anche una gestione più efficace. Questo dimostra il valore aggiunto che i Business Angels portano oltre al capitale: esperienza, reti di contatti e una guida strategica.
Non mancano, naturalmente, le sfide, con alcuni ‘finti’ Business Angels che cercano di contribuire poco e pretendere molto. È quindi necessario evitare di cadere in trappola con investitori voraci che aggiungono poco valore.
In generale, l’ascesa dei Business Angels in Italia rappresenta non solo una tendenza ma un cambio paradigmatico nel modo in cui le startup si sviluppano e prosperano. Questi investitori non solo aprono la strada al successo finanziario, ma agiscono anche come catalizzatori di innovazione e crescita sostenibile, posizionando l’Italia come un hub emergente nell’ecosistema globale delle startup.