In seguito ai dazi trumpiani, Piazza Affari registra un crollo paragonabile a quello dell’11 settembre 2001

Cliccare sui pulsanti sotto per condividere. GRAZIE !

Questa famosa, irriverente e “significativa” statua si trova in Piazza Affari a Milano, proprio di fronte al Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana.
E’ chiamata “L.O.V.E.” (che, forse, sta per Libertà, Odio, Vendetta, Eternità) ed è stata scolpita da Maurizio Cattelan.

 La Borsa italiana ha registrato oggi una giornata di forte ribasso, con l’indice FTSE MIB che ha perso oltre il 7,5% del suo valore, in una dinamica di mercato che richiama la gravità degli eventi dell’11 settembre 2001 (attentato alle Torri Gemelle).

L’andamento negativo dell’indice si inserisce in una storia di sedute eccezionalmente turbolente. In passato, episodi analoghi hanno visto il listino scendere in maniera drastica: il 24 giugno 2016, nel contesto post-referendum sulla Brexit, il ribasso ha raggiunto il 12,48%, mentre il 6 ottobre 2008, in concomitanza con il fallimento di Lehman Brothers, si era registrata una flessione dell’8,24%. Un decremento del 7,57% era stato, invece, osservato durante gli attacchi del 2001.

Le analisi tecniche ed economiche evidenziano come questa discesa, seppur in un contesto di elevata volatilità, ponga seri interrogativi sulla stabilità del sistema finanziario nazionale e internazionale. Gli operatori di mercato osservano con attenzione l’evolversi della situazione, valutando possibili interventi delle autorità di regolamentazione per contenere ulteriori turbolenze. La persistente incertezza sta già influenzando le strategie di investimento, mentre il mercato si prepara ad affrontare un periodo di notevole instabilità.