
In una Sala Consiliare gremita fino all’ultimo sedia, e con alcune persone rimaste addirittura in piedi, la Pro Loco Sant’Andrea e il Comune di Sirignano hanno ospitato la presentazione dell’apprezzato libro “Giuseppe Caravita di Sirignano – Biografia politica di un gentiluomo napoletano” di Pasquale Colucci.
A dare inizio al reading è stato il presidente della Pro Loco, Domenico Lippiello, il cui intervento ha sottolineato come il recupero delle pagine meno note della nostra storia locale rappresenti un patrimonio da difendere e promuovere.
Al suo saluto sono seguiti quelli istituzionali del dott. Pellegrino Peluso, consigliere comunale, che ha ricordato l’importanza del personaggio di Caravita, protagonista negli ultimi decenni dell’Ottocento di intense vicende personali, imprenditoriali, politiche e amministrative a Sirignano, in Irpinia e nel Regno di Napoli.
La giornalista Stella Colucci ha orchestrato con garbo la piacevole presentazione, scandendo i passaggi della presentazione con eleganza e professionalità.
Ai numerosi presenti, tra cui alcuni storici e cultori di vicende locali, il prof. Pasquale Colucci ha illustrato il suo lavoro con passione e grande padronanza espositiva.
Le vicende familiari della casata dei Caravita, e del principe Giuseppe in particolare, hanno tenuto con il fiato sospeso tutti i presenti. Le accurate ricostruzioni delle vicende, basate su carte private, atti e documenti ufficiali, sono state rese particolarmente appassionanti grazie a una narrazione che ha evitato il tono asettico del trattato accademico per avvicinarsi, grazie a una serie di aneddoti di famiglia e – soprattutto – a uno stile narrativo coinvolgente – alla leggerezza e al fascino di un romanzo ottocentesco.
Colucci ha quindi ripercorso i primi anni di formazione del principe Giuseppe Caravita, cresciuto nella Napoli illuminista e forgiato da un forte senso del dovere e dell’onore, passando poi a descriverne le vicende personali (l’acquisizione del titolo di “Principe di Sirignano”, le due mogli, le sue iniziative nel settore bancario e nella politica, fino all’edificazione dello splendido maniero noto come “il palazzo del principe” e ai numerosi e illustri personaggi che ha ospitato)
Al termine dell’intervento dell’autore, l’entusiasmo della platea, affascinata dall’eloquio misurato ma empatico di Colucci, è esploso in un prolungato applauso .
Dalla interessante presentazione è emersa, in definitiva, la forza di un libro che, sebbene puntuale nella verifica delle fonti inedite, riesce a essere scorrevole e coinvolgente, quasi un romanzo in cui sono però riconoscibili la precisione e la profondità di ogni pagina.
In questo equilibrio tra rigore storico e racconto appassionante, “Giuseppe Caravita di Sirignano” trova la sua più grande forza: restituire al lettore non soltanto i fatti, ma lo spirito di un’epoca attraverso la vita di un gentiluomo napoletano al centro dei grandi fermenti – politici, storici, artistici – del suo tempo.
Al professore Pasquale Colucci, vanto del nostro giornale online, vanno i complimenti e le felicitazioni per l’ottimo lavoro di ricerca svolto e per la gradevolezza che lo caratterizza.