
L’ATTUALITA’
Baiano, 25 Dicembre 2024 – Fin dalle prime luci dell’alba si temeva che il freddo pungente e le folate di vento potessero compromettere la cosiddetta “alzata del Maio”, ma il carattere determinato dei baianesi unito alla fede per Santo Stefano protomartire alla fine hanno avuto la meglio.
Come premio per la tenacia dimostrata dai fedeli, alcuni dei fedeli presenti si sono detti sicuri di aver intravisto nel cielo, dopo l’alzata, la figura del Santo patrono di Baiano tra le nubi minacciose, illuminate da un raggio di sole!
Suggestione o realtà? Miracolo o fantasia? Non è dato saperlo!
. “È come se il Santo ci avesse voluto dire che era con noi,” ha dichiarato un partecipante visibilmente commosso. Questa apparizione ha rafforzato lo spirito della comunità, rendendo memorabile questa edizione del Maio.
Sta di fatto che, nonostante le avversità meteo, anche questo Natale la tradizione è stata rispettata. Questo rituale che affonda le sue radici in riti pagani, prevede l’abbattimento, il trasporto e l’innalzamento di un maestoso albero (Maius, da maior: il più grande del bosco), offerto a San Stefano come segno di gratitudine e devozione. È una cerimonia collettiva che coinvolge ogni cittadino, dal più giovane al più anziano, in un impegno comune.
La festa del Maio non è solo una celebrazione religiosa, ma anche un momento di aggregazione che mantiene viva l’identità culturale di Baiano. L’apparizione di San Stefano, reale o simbolica che sia, è stata percepita come una benedizione per il paese, un segno che ne rafforza la fede e l’unità.
LA STORIA
La tradizione del “majo” è tipica dei comuni del baianese e richiama, secondo alcuni, l’albero di maggio che le civiltà del nord Europa mettevano al centro del villaggio il primo giorno di maggio come un gesto augurale e propiziatorio e, secondo altri, il mito fallico di Attis che si collega ai culti di Cibele, diffuso in antichità in queste terre, e che farebbe discendere il termine “majo” più verosimilmente da “majius”, ovvero “il più grande”, poiché ad essere tagliato e poi ri-eretto è, di norma, l’albero più grande del bosco.
Pubblichiamo qui di seguito un estratto dal libro “L’Esagono” pubblicato nel 2002, dalla nostra Direttrice Editoriale, dott.ssa Benedetta Napolitano, e con immagini derivanti dalle testate giornalistiche cartacee dirette da membri del nostro team (La nuova Gazzetta, TuttoBaianese.it)
Qualcuno, forse vi ci potrà trovare l’atmosfera di 20 anni fa e/o riconoscere qualche parente.
Di seguito, abbiamo pubblicato foto e video inviatici dai nostri più numerosi lettori.


ESTRATTO DAL LIBRO “L’ESAGONO” (2002) – Benedetta Napolitano