
Un uomo di Roccadaspide, nella zona del fiume Calore in provincia di Salerno, è stato ricoverato a seguito del morso del ragno violino (Loxosceles rufescens). Non è in pericolo di vita, ma ha subito una fascite necrotizzante.
Il malcapitato era stato inizialmente ricoverato al “Ruggi” di Salerno, nel reparto Chirurgia d’Urgenza. Dopo accertamenti specifici è stato stabilito che avrebbe dovuto ricevere cure più appropriate: disposto il suo trasferimento presso l’ospedale “Cotugno” di Napoli, presidio specializzato nella cura di pazienti affetti da malattie infettive.
L’uomo non è in pericolo di vita. Inizialmente, non aveva avuto particolari sintomi, ma successivamente ha notato un progressivo arrossamento e annerimento della zona interessata. La fascite necrotizzante è una rara infezione batterica che può diffondersi rapidamente attraverso gli strati profondi della pelle e del tessuto connettivo. Il pronto intervento dei medici è stato cruciale per contenere l’infezione e limitare i danni ai tessuti.
Pare che, complici le alte temperature, negli ultimi mesi la presenza di questo ragno – da sempre presente in Italia, si stia espandendo, ma forse le segnalazioni sono dovute solo a una maggiore attenzione mediatica.
Tuttavia, è importante che la popolazione presti attenzione, soprattutto nelle aree urbane e rurali dove il ragno potrebbe annidarsi, a non disturbare questo aracnide che, di solito, non è aggressivo. Inoltre, si raccomanda di tenere gli ambienti domestici puliti e sigillare eventuali fessure nelle pareti, porte e finestre per evitare l’ingresso dell’aracnide. Inoltre, se si ha la fortuna di avere dei gechi in casa, è buona regola non scacciarli o, tantomeno, ammazzarli. In quanto questi simpatici rettili tengono puliti la casa da zanzare. Mosche, blatte e ragni.
Se si sospetta di essere stati morsi dal ragno violino (uno dei sintomi è il dolore che aumenta nelle con il passare delle ore) è consigliato rivolgersi immediatamente a un medico, che valuterà se procedere con una terapia antibiotica e, nei casi più gravi, se procedere all’ablazione della regione infetta o necrotica.