Nella tarda mattinata di oggi, martedì 13 maggio 2025, alle 12:07:44, l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV ha registrato un terremoto di magnitudo Md 4.4 con epicentro nel golfo di Pozzuoli, ai Campi Flegrei (coordinate 40.8245 N, 14.1117 E) e ipocentro a circa 3 km di profondità. L’evento, il più energico dall’inizio dello sciame in corso, è stato seguito da una replica di magnitudo Md 3.5 alle 12:22 e da almeno otto scosse minori registrate entro le 12:45.
L’onda sismica è stata avvertita nitidamente in gran parte del napoletano: dalle aree flegree di Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida fino ai quartieri centrali di Napoli e Fuorigrotta. In numerosi comuni limitrofi, come Quarto e Marano, i residenti sono scesi in strada per precauzione, interrompendo temporaneamente le normali attività.
Sul piano delle infrastrutture, le Ferrovie dello Stato hanno sospeso la circolazione nel nodo ferroviario di Napoli alle 12:10 per consentire ispezioni ai binari; anche le linee Cumana e Circumflegrea gestite da EAV, insieme a tratti della metropolitana e delle funicolari, sono rimaste ferme fino al completamento delle verifiche tecniche. L’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ha evacuato studenti e personale nelle sedi di Fuorigrotta, così come molte scuole dei comuni flegrei, seguendo i protocolli antisismici.
Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha convocato con urgenza il Centro di Coordinamento Soccorsi presso la Prefettura per fare il punto sulla situazione e organizzare i controlli sui centri abitati più esposti. A livello nazionale, il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha indetto per il pomeriggio di oggi un vertice straordinario a Roma con i capi dipartimento di Protezione Civile e di Casa Italia, mirato a valutare i risultati delle ricognizioni tecniche nell’area flegrea e a preparare eventuali interventi di emergenza.
Dal punto di vista geofisico, la direttrice del Dipartimento Vulcani dell’INGV, prof.ssa Francesca Bianco, ha spiegato che lo sciame odierno rientra nelle dinamiche di bradisismo dei Campi Flegrei, imputabili a variazioni di pressione dei fluidi nelle rocce di profondità. Le sorgenti sismiche situate a 2–3 km non indicano al momento alcuna minaccia eruttiva imminente, benché resti costante il monitoraggio dei parametri di sollevamento del suolo e delle emissioni gassose.
Non si segnalano danni a strutture né feriti, grazie alle rapide procedure di evacuazione e ai controlli strutturali attivati sul patrimonio edilizio. Le autorità raccomandano di mantenere la calma, di restare in spazi aperti in caso di nuove scosse e di segnalare alle sale operative qualsiasi anomalia riscontrata. Il network sismico nazionale e regionale continua a trasmettere in tempo reale i dati sui portali INGV e Osservatorio Vesuviano, garantendo un aggiornamento costante dell’evoluzione del fenomeno.