Sabato 10 maggio 2025, alle ore 9:30, presso il cenobio di San Pietro a Cesarano a Mugnano del Cardinale (Avellino), si terrà il quinto incontro della Scuola di Educazione Politica, diretta dal professor Franco Vittoria, docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’evento, dal tema “Che cos’è la politica”, vedrà la partecipazione dell’onorevole Goffredo Bettini, figura di rilievo della sinistra italiana.
La Scuola di Educazione Politica, inaugurata il 15 febbraio 2025, si propone di formare cittadini consapevoli e classi dirigenti responsabili, affrontando temi cruciali per la democrazia contemporanea. Nel primo incontro, il professor Luciano Violante, già Presidente della Camera dei Deputati, ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Democrazia, istituzioni e classi dirigenti”, evidenziando la necessità di riscoprire il valore etico della politica.
Il secondo appuntamento ha visto protagonista Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli ed ex Presidente della Regione Campania, che ha discusso l’evoluzione dei partiti politici in Italia e la loro trasformazione nel tempo.
Il terzo incontro, svoltosi il 22 marzo presso il Teatro Colosseo di Baiano, ha ospitato Giuseppe Conte, già Presidente del Consiglio dei Ministri e attuale Presidente del Movimento 5 Stelle, che ha tenuto una lectio magistralis su “Il futuro della democrazia”, seguita da un dibattito con docenti dell’Università Federico II.
Il quarto appuntamento ha continuato il percorso di approfondimento sui temi della partecipazione civica e della responsabilità istituzionale, con il Prof. Sandro Staiano, coinvolgendo studenti, docenti e cittadini in un confronto aperto e costruttivo.
L’intervento di Goffredo Bettini, previsto per il quinto incontro, offrirà l’opportunità di riflettere sul significato profondo della politica, intesa come servizio alla collettività e strumento per la promozione del bene comune. La sua esperienza e il suo impegno politico rappresentano un’importante testimonianza per le nuove generazioni interessate a comprendere e a partecipare attivamente alla vita pubblica.
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