Ogni anno in Italia circa 1500 persone hanno bisogno di un trapianto di cellule staminali emopoietiche, tra cui molti bambini. Queste cellule, che si trovano nel midollo osseo, sono fondamentali per la produzione dei componenti del sangue: dai globuli rossi, che trasportano ossigeno alle cellule del corpo, ai globuli bianchi, pilastri del nostro sistema immunitario, fino alle piastrine, indispensabili per la coagulazione del sangue.

Contrariamente a quanto si crede comunemente, il midollo osseo non è il midollo spinale. Si tratta di un tessuto semiliquido presente all’interno delle ossa, dove risiedono le preziose cellule staminali emopoietiche. Queste cellule hanno la capacità unica di rigenerare continuamente il sangue, sostituendo cellule vecchie o danneggiate e mantenendo in salute il nostro organismo.

Per effettuare un trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE), è essenziale trovare un donatore compatibile. Questa compatibilità, chiamata HLA, è una somiglianza genetica tra donatore e ricevente, determinante per il successo del trapianto. Tuttavia, trovare una corrispondenza è molto difficile: tra fratelli e sorelle c’è una probabilità di 1 su 4, mentre tra individui non consanguinei si scende a 1 su 100.000.

Come si diventa donatori?
Diventare donatore è un gesto di grande umanità e semplicità. I requisiti principali sono avere un’età compresa tra 18 e 36 anni e un peso superiore a 50 kg, oltre a godere di buona salute. La pre-iscrizione al registro dei donatori può essere fatta comodamente online.
Il trapianto di cellule staminali emopoietiche è spesso l’unica speranza per chi soffre di leucemie, anemie aplastiche e altre malattie gravi del sangue. Diventare donatori significa offrire una nuova possibilità di vita, diventando un vero eroe sconosciuto.
Per maggiori informazioni e per iscriversi al registro, è possibile consultare i siti ufficiali www.admo.it e www.ibmdr.galliera.it.

