
Un mirato intervento dei Carabinieri della stazione di Casagiove (NA) ha posto fine all’attività illecita che si svolgeva in un appartamento in pieno centro, trasformato in un luogo di incontro per servizi sessuali a pagamento.
Le segnalazioni dei residenti, infastiditi dal continuo via vai di persone, hanno spinto i militari a sorvegliare l’abitazione fino al momento del blitz: all’ingresso hanno sorpreso un cliente mentre si rivestiva e hanno rinvenuto materiale riconducibile all’attività di prostituzione.
La donna presente nell’appartamento, di nazionalità cinese e priva di regolare permesso di soggiorno, era già destinataria di un provvedimento di espulsione mai eseguito.
Identificata sul posto, è stata denunciata per violazione della normativa sull’immigrazione e rischia ora l’allontanamento coatto dal territorio nazionale.
L’azione dei Carabinieri non si è limitata al sequestro dei presunti “strumenti del mestiere”: sono in corso accertamenti per stabilire se dietro la gestione della casa a luci rosse ci sia una rete organizzata più ampia.
Verranno esaminati tabulati telefonici e registrazioni video condominiali per ricostruire flussi di clienti e responsabili dell’attività.
Il caso di Casagiove richiama l’attenzione sul fenomeno della prostituzione clandestina, spesso legata a forme di sfruttamento e a soggetti in condizione di marginalità.
Le forze dell’ordine ribadiscono l’impegno a contrastare strutture abusive di questo tipo per garantire sicurezza e legalità nelle comunità locali.
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