L’hanno già ribattezzato, con presunti riferimenti storici e cinematografici, l’autovelox del balzello. Gli studiosi locali, infatti, tramandano che la zona in cui è stato ubicato l’oggetto della discordia segnasse anticamente il confine tra le antiche città di Abella (Avella) e di Novla (Nola) – dove, per inciso, si ritiene fosse stato eretto il “Cippus abellanus” (vedi altro articolo) – e dove non è escluso che ci fosse una postazione, denominata “dogana” o “dazio”, per attraversare la quale si era obbligati a pagare un obolo. Insomma, qualcosa di simile a quanto rappresentato nel film “Non ci resta che piangere”, con Troisi e Benigni (Ricordate “Chi siete? Dove Andate? Un fiorino…”?).
Sta di fatto che la notizia dell’installazione di questo autovelox non è stata accolta benissimo dagli automobilisti del mandamento Baianese, che si sentono sottoposti a una sorta di costoso “tiro al piccione” fotografico, e che (al pari del CDR o STIR) non sembrano aver particolarmente gradito questa ulteriore e non richiesta “attenzione”.
D’altra parte, la notizia ha generato anche un’ondata di commozione (pare, fin quasi alle lacrime) da parte di alcuni automobilisti, emozionati dall’inatteso affetto dell’amministrazione comunale di Tufino, secondo cui lo scopo dell’installazione non sarebbe – come ritengono le “malelingue” che invece hanno reagito alla notizia con ilarità – quello di rimpinguare le casse comunali ma quella, nobilissima e garantita anche da una certa “sdamba” locale, di “migliorare la sicurezza stradale”.
Tuttavia, la maggior parte degli automobilisti, pur non essendo contraria per principio agli autovelox, è piuttosto irritata poiché ritiene inadeguato il limite massimo di velocità che, in quel tratto è attualmente fissato in 50 Km/h e ne propone l’innalzamento a 70 o a 80Km/h.
Insomma, si prospettano tempi duri per chi si serve di quel tratto di strada per il luogo di lavoro o le stazioni dei treni di Nola o di Afragola, e che vede così aumentati i tempi di percorrenza.
L’’autovelox è posizionato lungo la Strada Statale 7 bis, montato su due lampioni per controllare i due sensi di marcia. Il discusso dispositivo, attualmente in attesa di autorizzazione da parte dell’ANAS e della Provincia di Napoli, dovrebbe entrare in funzione il 1° settembre 2024, ma non possiamo escludere che venga attivato prima. Perciò, è consigliabile fare attenzione fin da ora, anche se sul tratto interessato, non è ancora visibile (ci pare) la segnaletica relativa. Infine, si faccia attenzione alla distanza (verrebbe da dire “di tiro”) della strumentazione, che presumibilmente giunge fino ad alcune centinaia di metri dalle fotocamere.