Napoli – Un automobilista di 78 anni rifiuta il lavaggio estorsivo del parabrezza e viene picchiato da un 23enne lavavetri ghanese

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Nella mattinata di oggi, 2 luglio 2025, un tranquillo incrocio cittadino tra via Amerigo Vespucci e via Toscano, nella zona portuale di Napoli, è diventato teatro di un’aggressione ingiustificata. Vittima un automobilista di 78 anni, che si è visto colpire al volto con il manico di una spazzola da un giovane lavavetri di 23 anni. Subito dopo l’episodio, l’autore è stato individuato e arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, con l’accusa di violenza privata, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo le ricostruzioni, il ragazzo – originario del Ghana e solito sostare in quel punto per offrire il “servizio non richiesto” di lavaggio parabrezza già puliti – ha premuto ripetutamente il pulsante di prenotazione pedonale per far scattare il rosso e bloccare il traffico.
Quando le auto si sono fermate, si è avvicinato al primo veicolo in coda, ovvero quello dell’anziano, pretendendo insistentemente il lavaggio. L’automobilista, con un gesto del dito e azionando i tergicristalli, ha manifestato il suo netto rifiuto
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Al secondo rifiuto espresso verbalmente mentre l’uomo abbassava il finestrino, il lavavetri ha perso il controllo: con una presa violenta sul manico della spazzola, ha sferrato un violento colpo diretto al volto del 78 enne.
L’anziano è caduto in stato di shock, riportando una ferita giudicata guaribile in dieci giorni di prognosi. Testimoni raccontano di aver visto il violento scambio e di essersi immediatamente precipitati a prestare soccorso.

Allertati dalle persone presenti, sul posto sono intervenuti in pochi minuti i Carabinieri. Pur cercando di sottrarsi all’arresto con un tentativo di resistenza, il ragazzo è stato bloccato e condotto in camera di sicurezza, dove dovrà rispondere dei reati contestati. Il materiale sequestrato – ossia la spazzola utilizzata come arma impropria – è stato posto sotto chiave ed entrerà a far parte degli atti giudiziari.

Quello accaduto stamattina non è – com’è noto – un episodio isolato, ma di un tratto di cronaca che si ripete con preoccupante frequenza in quella zona: i cosiddetti “lavavetri” sembrano aver istituzionalizzato la pratica di innescare il semaforo rosso con il pulsante pedonale, trasformando un semplice servizio in un ricatto e un’estorsione per gli automobilisti.
Qualche testimone ha riferito che casi analoghi, seppur di minore entità, si sono verificati già in passato
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L’aggressione ha suscitato un’ondata di indignazione tra i residenti sui canali social locali. Essi chiedono un maggiore presidio delle forze dell’ordine in quell’area, affinché si ponga fine a questa deriva di arroganza e impunibilità.

Oltre all’inasprimento dei controlli, associazioni di volontariato e comitati di quartiere stanno elaborando proposte per sensibilizzare cittadinanza e turisti. Anche se i fenomeno sollecita riflessioni sul piano sociale, in quanto dietro l’aggressività di chi offre lavaggio vetri al semaforo possono nascondersi storie di marginalità, nessuna condizione può sconfinare nell’estorsione e nell’aggressione fisica, soprattutto a danno di anziani e donne.

La collettività richiede un maggiore ordine pubblico e di prendere provvedimenti contro fenomeni che sono sotto gli occhi di tutti e, pertanto, facili da individuare come lavavetri arroganti e posteggiatori abusivi che, con le loro azioni rendono stressanti e insicuro il vivere in città come Napoli che meriterebbero ben altri controlli.