
La Marcia della Pace organizzata dalle Azioni Cattoliche del comprensorio baianese si è snodata per le strade dei sei comuni del mandamento, coinvolgendo un gran numero di giovani e giovanissimi in un “allegro e pensoso” percorso di riflessione e condivisione sui valori della pace nel mondo e della solidarietà.
In un clima carico di speranza e consapevolezza, la Marcia della Pace di quest’anno ha offerto un inno al riconoscimento della dignità dell’alterità, ricordandoci che la vera armonia nasce dal rispetto reciproco e dall’accoglienza delle diversità.
Slogan inneggianti alla pace hanno scandito l’intera manifestazione, lanciando un invito a riflettere sui piccoli gesti quotidiani che, uniti, costruiscono un mondo più giusto e solidale. In un’epoca in cui le tensioni globali sembrano far vacillare i valori della convivenza civile, questo messaggio si fa portavoce dell’idea che la pace sia un cammino condiviso, fatto di ascolto e di riconoscimento dell’unicità di ogni individuo.
Il percorso si è poi concluso con una solenne celebrazione nella chiesa di Santo Stefano, a Baiano, dove i parroci dei comuni del Mandamento Baianese hanno esortato tutti i presenti a rinverdire e praticare quotidianamente i valori della fratellanza e del rispetto. Questo momento liturgico, intriso di spiritualità e speranza, ha trasformato il rito in una riflessione profonda sul significato di una pace che nasce dall’impegno personale e collettivo.
Durante la marcia, l’atmosfera si è fatta ancora più intensa grazie a preghiere e canti, che hanno accompagnato i partecipanti lungo ogni tappa del cammino. Questi momenti di unione e condivisione hanno rappresentato un laboratorio di emozioni e pensieri, in cui il dialogo tra culture e generazioni ha riaffermato l’importanza di accogliere l’altro, riconoscendo in ogni differenza una fonte di arricchimento reciproco.
Uno dei momenti più significativi è stato la lettura di una poesia sul bullismo, scritta dai bambini di diverse nazioni, un messaggio sincero contro ogni forma di prevaricazione.
Non meno partecipato è stato il ricordo delle vittime della violenza di genere che si è concluso con un accorato appello alla giustizia e all’empatia.
L’intero itinerario, ideato e curato con passione dai gruppi giovani e giovanissimi delle Azioni Cattoliche del comprensorio baianese, ha offerto tappe di profonda introspezione e dialogo, evidenziando come la pace e il rispetto dell’alterità siano pilastri imprescindibili per la costruzione di una società migliore e inclusiva.
(Antonio De Rosa)
