
Nonostante l’inizio di un nuovo anno, i problemi all’interno delle carceri campane sembrano non avere fine. La denuncia arriva da Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), che sottolinea come il personale di Polizia Penitenziaria continui a fronteggiare difficoltà operative e gestionali.
Un episodio recente ha messo in evidenza ancora una volta le criticità: nella Casa Circondariale di Avellino, un detenuto ha tentato una fuga nella mattina del 5 gennaio, scavalcando un muro nel Reparto Colloqui e cercando di mescolarsi tra i familiari presenti. Per fortuna, grazie alla professionalità e alla tempestiva reazione degli agenti di Polizia Penitenziaria, l’uomo è stato rapidamente individuato e l’incidente si è concluso senza conseguenze gravi.
Guacci ha voluto richiamare l’attenzione sulla sicurezza, ribadendo l’importanza del lavoro quotidiano e delle difficoltà affrontate dal personale di polizia penitenziaria, che, nonostante le condizioni di lavoro difficili, riesce a garantire la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari con grande professionalità.
In un altro intervento, gli agenti della Casa Circondariale di Salerno sono riusciti a intercettare e sequestrare una notevole quantità di droga, destinata a entrare nell’istituto. Questo successo dimostra ancora una volta la dedizione del corpo di polizia penitenziaria nella lotta contro il traffico di stupefacenti, ma mette in evidenza anche la necessità di riforme strutturali.
Il Sappe ha lodato il lavoro dei suoi membri e ha esortato le autorità competenti a inviare segnali concreti per alleviare le difficoltà quotidiane dei poliziotti penitenziari. Un cambiamento significativo è essenziale per ridurre la pressione e migliorare le condizioni di lavoro del personale.
Le Parole di Donato Capece: Riforma del Sistema Penitenziario
Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha preso spunto dal recente intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato l’urgenza di affrontare l’emergenza penitenziaria. Capece ha evidenziato come le condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari siano inaccettabili, soprattutto considerando che sono spesso vittime di aggressioni e violenze da parte di una minoranza di detenuti che si rifiuta di rispettare le regole. Tuttavia, il segretario del Sappe ha anche voluto ricordare che le carceri dovrebbero essere luoghi dove i detenuti, anche quelli minorenni, possano “respirare un’aria diversa”, un’aria che favorisca la loro riabilitazione e il superamento del crimine.
Per risolvere la crisi, Capece ha proposto una riforma in tre fasi del sistema penitenziario. La prima fase riguarderebbe i reati minori, con pene alternative al carcere, come la “messa alla prova”. La seconda fase prevede la gestione di detenuti condannati a pene superiori ai tre anni, ma in strutture meno affollate, grazie anche all’efficacia della prima fase. Infine, la terza fase sarebbe dedicata ai detenuti considerati particolarmente pericolosi, per i quali la massima sicurezza sarebbe la priorità. Secondo Capece, il sovraffollamento è un problema storico non solo in Italia, ma anche in molti altri Paesi europei. L’approccio proposto punta a una distribuzione più equilibrata dei detenuti e a un uso più mirato del carcere, evitando il sovraffollamento che compromette la sicurezza e le condizioni di vita.
La Missione della Polizia Penitenziaria: Garantire la Speranza
Il leader del Sappe ha concluso il suo intervento ricordando il motto del Corpo di Polizia Penitenziaria, “Despondere spem munus nostrum”, che significa “garantire la speranza è il nostro compito”. Capece ha sottolineato come, nonostante le difficoltà, gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria svolgano quotidianamente il loro lavoro con dedizione, professionalità e umanità. In un ambiente spesso complicato, il loro compito non si limita solo a mantenere l’ordine e la sicurezza, ma anche a offrire una speranza di recupero ai detenuti, rendendo il carcere non solo un luogo di punizione, ma anche un’opportunità di riabilitazione.