Il Sud Italia e il lavoro: un’opportunità da non sprecare

Pensieri, opinioni e riflessioni di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO - PMI INTERNATIONAL

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In questi giorni si parla molto di Sud, e non solo in riferimento al nostro Mezzogiorno. La dipartita di SUA SANTITÀ, PAPA FRANCESCO, ha riportato al centro del dibattito il tema del SUD del mondo, delle diseguaglianze, delle opportunità mancate. È un messaggio forte, che interpella anche noi, qui in Italia, dove le disparità interne non sono meno evidenti.

Proprio in questo contesto, i dati pubblicati da Eurostat ci consegnano una fotografia chiara e purtroppo amara: il Sud Italia è ancora agli ultimi posti in Europa per tasso di occupazione. Calabria (44,8%), Campania (45,4%), Sicilia (46,8%) e Puglia (51,2%) registrano livelli troppo bassi per un Paese fondatore dell’Unione Europea. L’intero Mezzogiorno si aggira intorno al 50%, ben distante dalla media europea del 70,8%.

Eppure, non tutto è fermo. Alcuni segnali positivi ci sono. Le percentuali sono in lieve crescita, segno che alcune azioni – pur limitate – hanno avuto un impatto. Ma non basta. Dobbiamo insistere e investire di più, convinti che il rilancio del Sud non sia una battaglia locale, ma una questione strategica nazionale.

Un altro dato ci impone di riflettere: quello legato all’istruzione. In Italia il tasso di occupazione tra i laureati è più basso rispetto alla media UE. E con titoli di studio inferiori, la situazione peggiora drasticamente. Questo vuol dire che la battaglia per il lavoro si combatte anche e soprattutto sul terreno della formazione, della cultura, della mobilità sociale.

Serve un nuovo patto tra imprese, istituzioni e società. Come CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE  NEL MONDO – PMI INTERNATIONAL, è da anni che ci battiamo per costruire ponti di collaborazione reale tra questi mondi. La nostra Confederazione, nata per dare voce e forza alle piccole e medie imprese italiane e internazionali, è attiva in decine di Paesi e lavora per avvicinare il mercato alle imprese, e le imprese alle istituzioni, promuovendo uno sviluppo integrato e sostenibile.

Abbiamo promosso progetti di internazionalizzazione, strumenti di innovazione, e dialoghi con le istituzioni nazionali e locali, consapevoli che senza una rete solida non si può vincere la sfida della competitività. E oggi più che mai, in un mondo in cui la globalizzazione è in difficoltà, dove emergono venti di protezionismo e chiusura, è necessario che l’Europa svolga il suo ruolo con determinazione, garantendo condizioni eque e possibilità di crescita a tutte le sue regioni.

Il Sud non deve essere raccontato come un problema, ma come una riserva di energie, talenti e potenzialità. Dobbiamo solo creare le condizioni giuste perché queste risorse possano esprimersi. È il tempo della concretezza, della visione e del coraggio. È il tempo di agire insieme.