
Il progetto, unico nel suo genere in Campania, è stato presentato ufficialmente, nella mattinata di oggi, al Circolo della Stampa di Avellino, durante una conferenza stampa cui hanno partecipato il presidente del Parco Francesco Iovino, il sindaco di Pannarano Antonio Iavarone e Luigi Iozzoli, membro del Comitato Scientifico Centrale del CAI. Come ha sottolineato il sindaco Iavarone, la terapia forestale coniuga tutela ambientale e crescita economica del territorio, offrendo nuove opportunità di lavoro qualificato e valorizzando il patrimonio naturalistico locale. Una prospettiva ripresa dal presidente Iovino, secondo cui la certificazione dei siti potrà generare ricadute occupazionali e un modello sostenibile di fruizione della montagna, in grado di contrastare lo spopolamento delle aree interne.
Il Club Alpino Italiano, impegnato in questa sperimentazione fin dal 1931 e membro dal 2018 del comitato congiunto CAI‑CNR per la definizione di standard nazionali, conferma così l’importanza di dotare le escursioni di un solido fondamento scientifico. Le prime attività pratiche si svolgeranno il 21 e il 22 giugno: sabato mattina con un corso di formazione riservato a psicologi presso il Rifugio Toppo del Monaco e domenica con sessioni guidate all’Oasi WWF di Pannarano. Ai partecipanti viene consigliato abbigliamento comodo, scarpe da trekking e almeno un litro d’acqua a testa, poiché il percorso, pur privo di particolari difficoltà tecniche, richiede adeguata preparazione. Questa iniziativa rappresenta un modello replicabile in altre regioni italiane e apre la strada a una nuova filiera di turismo terapeutico, in grado di coniugare salute, ricerca e sviluppo economico del territorio.
A differenza del semplice “forest bathing”, che si limita a recuperare benessere psicofisico attraverso passeggiate immerse nella natura, la “terapia forestale” si fonda su protocolli scientifici in cui gli effetti (riduzione di ansia, stress e miglioramento delle funzioni cardiovascolari e respiratorie) sono misurati attraverso parametri clinici e analisi chimiche degli aerosol emessi dalle piante.
Il progetto promosso dall’Ente Parco del Partenio, in collaborazione con il CNR‑Istituto per la BioEconomia e il Club Alpino Italiano, certificherà aree naturali selezionate – a partire dall’Oasi WWF di Pannarano e dal Rifugio Toppo del Monaco – trasformandole in percorsi terapeutici accessibili anche a persone con disabilità e destinati in primo luogo a psicologi e psicoterapeuti.
Gli studi condotti dal CNR e da enti accreditati hanno infatti dimostrato che i boschi rilasciano sostanze volatili, in particolare monoterpeni, capaci di attenuare ansia, stress e disturbi cardiocircolatori. Il protocollo, guidato dal ricercatore Francesco Meneguzzo e dalla psicologa clinica Tania Re, prevede il monitoraggio continuo della qualità dell’aria e valutazioni cliniche pre‑ e post‑sessione per validare in modo rigoroso i benefici delle attività, svolte con uno sforzo fisico minimo.
Le prime esperienze pratiche si terranno sabato 21 e domenica 22 giugno 2025:

𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟐𝟐, 𝐨𝐫𝐞 𝟗:𝟎𝟎 – Oasi WWF Acqua delle Vene (Pannarano): 𝐒𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐓𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚 𝐅𝐨𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐥𝐞 guidata dagli psicologi.
– Gli attestati ai professionisti saranno consegnati il prossimo 28 giugno in occasione della firma del rinnovo dell’accordo del programma triennale su sicurezza e biodiversità con i Carabinieri Forestali
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