Emergenza banconote contraffatte tra blitz, indagini e segnalazioni.

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Nei giorni scorsi la Polizia Municipale di Napoli, su impulso dell’Unità Operativa Specialistica Investigativa Ambientale Emergenze Sociali, ha fatto irruzione in un appartamento di via Nicola Capasso, nella zona delle Case Nuove alle spalle di Corso Arnaldo Lucci e della stazione centrale, sgominando un centro di detenzione di refurtiva e falsariato.
In un’intercapedine della casa i caschi bianchi hanno rinvenuto 65mila euro in banconote da 100 euro abilmente contraffatte, riposte in una scatola di scarpe, insieme a un chilo di hashish suddiviso in panetti, un bilancino di precisione e centinaia di capi di abbigliamento griffato contraffatto

L’operazione, frutto di servizi di osservazione e pedinamenti, ha portato all’arresto di due cittadini extracomunitari, un gambiano e un senegalese, regolarmente inquilini dell’immobile, ora trasferiti alla casa circondariale di Poggioreale su disposizione del magistrato.

Non si tratta di un caso isolato, nei mesi scorsi, nel vicino casertano, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di due persone, originarie dell’hinterland napoletano, accusate di detenzione e messa in circolazione di banconote contraffatte. Le indagini, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno accertato la vendita di biglietti falsi di taglio 20, 50 e 100 euro, smerciati a seconda della qualità di stampa e del taglio a prezzi compresi tra il 5% e il 10% del valore nominale. Altre cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati per concorso nel reato e cessione delle banconote ai negozianti della provincia di Caserta e Napoli.

Il fenomeno, in alcuni casi, ha assunto dei tratti patricolarmente inquietanti e non ancora del tutto chiarito. Destò, per esempio molto clamore, a Sperone (Av), per esempio destarono un’enorme impressione le denunce di diversi pensionati che avrebbero ricevuto banconote contraffatte addirittura dagli uffici postali.

L’escalation di casi evidenzia l’urgenza di potenziare i controlli finanziari e le collaborazioni tra forze dell’ordine, autorità giudiziarie e operatori economici, per interrompere le filiere criminali e tutelare cittadini e commercianti.

E’ comunque un dato di fatto che in Campania, negli ultimi mesi siano state scoperte organizzazioni molto ramificate le cui attività spaziano dai laboratori di stampa ai canali di approvvigionamento delle materie prime per la fabbricazione delle banconote, fino al coinvolgimento – più o meno consapevole – dei destinatari delle false banconote.

È indispensabile mantenere alta l’attenzione e segnalare ogni sospetto al 112 o ai numeri dedicati delle Forze dell’Ordine, evitando di maneggiare o rimettere in circolazione i biglietti irregolari.


 

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