Sì, e senza alcun dubbio! Dante Alighieri, il poeta italiano del XIV secolo, può ancora parlare all’uomo contemporaneo. Nonostante la sua opera, la “Divina Commedia”, sia stata scritta circa 700 anni fa, essa rimane rilevante e influente.
La “Divina Commedia” affronta questioni universali che sono sempre pertinenti, come: “Che cos’è il male? Che cos’è la natura umana? Che cosa sono la redenzione, la bontà, la santità?“
Dante esplora queste domande attraverso le storie delle persone che incontra nel suo viaggio nell’aldilà, stimolando la riflessione sul comportamento umano in tutte le sue manifestazioni.
Inoltre, Dante ha contribuito allo sviluppo dell’umanesimo, all’uso del vernacolo in letteratura e ha contribuito a generare i cambiamenti culturali e intellettuali noti come Rinascimento.
Le interpretazioni moderne dell’opera di Dante, come ad esempio nei film, nei fumetti o nella musica, aiutano a mantenere vivo l’interesse per il suo lavoro nel pubblico contemporaneo.
Quindi, nonostante il contesto storico e culturale molto diverso, l’opera di Dante continua a essere rilevante e a parlare all’uomo moderno, a volte quasi sperduto nell’attuale società, così “liquida” e alienante.
Di questo e di tanto altro si parlerà, domenica 17 marzo, con inizio alle ore 19, al Salotto Comunale in Piazza Aldo Moro di Battipaglia (Sa).
In tale occasione verrà presentata la mostra “Il mio Inferno – Dante profeta di speranza” che si snoderà dal 22 aprile al 3 maggio prossimi, attraverso un percorso multisensoriale tramite l’utilizzo di immagini, video e suoni, in grado di stimolare soprattutto i giovani (ma non solo loro) ad avvicinarsi alla Divina Commedia per trovare in essa nuovi spunti di riflessione utili alla loro crescita umana e spirituale.
Nel corso del Convegno – dopo i saluti di S.E. Andrea Bellandi, Arcivescovo metropolita di Salerno-Campagna-Acerno, e della sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese – interverranno: Franco Membrini (educatore e divulgatore dantesco), Angelo Visconti (Associazione “Liberi di educare”) l’attore Giuliano del Gaudio con una lettura di un testo dantesco. L’incontro sarà moderato da Filippo Ungar (dottorando alla Scuola Superiore Meridionale).
L’ingresso è libero.