Cilento sotto choc: marito violento arrestato grazie al coraggio di una figlia

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Una chiamata al numero d’emergenza 112 ha interrotto ieri pomeriggio un clima di terrore che si trascinava tra le mura di un’abitazione di Capaccio (SA), nel cuore del Cilento. Protagonista involontaria di una drammatica scena di violenza domestica è stata una donna di 49 anni, aggredita dal marito di 58 anni alla presenza della loro figlia sedicenne.
A porre fine all’aggressione è stato l’intervento tempestivo del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Agropoli, che ha consentito di bloccare l’uomo prima che le conseguenze potessero farsi ancora più gravi.

La giovane, di fronte all’ennesimo episodio di violenza ai danni della madre, ha trovato il coraggio di rompere il muro di omertà familiare e di chiedere immediatamente aiuto. Il suo gesto ha permesso ai carabinieri di giungere sul posto in pochi minuti: gli operanti hanno sorpreso l’uomo mentre infieriva sulla donna, immobilizzandolo e traendolo in arresto. La 49enne è stata invece affidata alle cure dei sanitari del 118, intervenuti prontamente per prestare le prime cure e valutare le ferite riportate.

Le indagini avviate dagli inquirenti hanno già fatto emergere un quadro di tensioni e soprusi protrattisi da tempo, nonostante tra i coniugi il matrimonio fosse contratto soltanto da pochi anni. Secondo quanto ricostruito, la vittima non aveva mai trovato la forza di denunciare le violenze, probabilmente per timore o per il desiderio di proteggere la propria famiglia. Il coraggio dimostrato dalla figlia sedicenne, però, ha infranto un silenzio che spesso condanna le vittime a subire in solitudine.

Il procedimento penale a carico dell’uomo proseguirà nelle prossime ore presso la Procura della Repubblica di Sala Consilina, mentre il personale specializzato dei servizi sociali e degli enti di protezione antiviolenza è già stato attivato per offrire assistenza psicologica e supporto alla vittima e alla ragazza. Questo episodio riporta in primo piano l’urgenza di contrastare la violenza domestica attraverso un sistema di accoglienza e tutela capace di riconoscere i segnali di pericolo e di fornire risposta immediata alle richieste di aiuto, anche quelle che arrivano da voci giovanissime.