
Ad Avellino, la CGIL ha proclamato lo stato di agitazione per i dipendenti di Irpiniambiente, esprimendo grande preoccupazione per il crescente conflitto tra le amministrazioni locali responsabili della gestione dei rifiuti e la stessa azienda.
Questa decisione arriva dopo anni di problemi irrisolti e un recente peggioramento della situazione, come spiegato dalle leader sindacali Italia D’Acierno (Segretaria Generale della CGIL) e Licia Morsa (Segretaria Generale della FP CGIL).
In una nota congiunta, hanno evidenziato le difficoltà persistenti nella chiusura del ciclo integrato dei rifiuti e nell’affidamento dei servizi correlati. In particolare, sono preoccupate per la continua corrispondenza tra le parti coinvolte, che dimostrerebbe la mancanza di risoluzione e azione. L’incertezza che ne deriva minaccia non solo la stabilità economica della provincia, ma anche i posti di lavoro dei dipendenti di Irpiniambiente Spa.
Le leader sindacali hanno criticato le amministrazioni locali per aver approfittato della scarsa determinazione nel risolvere le questioni, agendo spesso autonomamente, mettendo a rischio la sicurezza occupazionale dei lavoratori.
Data la gravità della situazione, D’Acierno e Morsa hanno chiesto l’avvio della procedura di raffreddamento ai sensi della Legge 146/90, lanciando un appello alla politica affinché intervenga con responsabilità.
La situazione richiede un intervento urgente per garantire la continuità del sistema di gestione dei rifiuti e la tutela dell’occupazione dei lavoratori coinvolti.