
Negli ultimi mesi, i Campi Flegrei hanno vissuto un’intensificazione dell’attività sismica. Solo ieri, 6 dicembre 2024, una scossa di magnitudo 3.4 ha fatto tremare anche Napoli, innescando uno sciame sismico con repliche, la più forte delle quali ha raggiunto una magnitudo di 2.72. L’Osservatorio Vesuviano dell’INGV ha registrato ben 215 terremoti nell’area solo nel mese di ottobre 2024.
Gli studi recenti hanno rivelato una stretta correlazione tra il sollevamento del suolo e l’aumento dell’attività sismica. Dal 2000 al 2023, si è osservata un’accelerazione esponenziale del sollevamento della caldera e del numero di eventi sismici, attribuita al progressivo deterioramento delle proprietà meccaniche della crosta superficiale dei Campi Flegrei.
Inoltre, è stato rilevato che i gas presenti nei Campi Flegrei si trovano a circa 4 chilometri di profondità. La sovrapressione che deforma le rocce è principalmente causata dai gas, con emissioni di anidride carbonica che raggiungono le 5000 tonnellate al giorno nell’area solfatale. Il magma, invece, si trova attualmente a una profondità di 5-6 chilometri, rispetto agli 8 chilometri iniziali.
Il dibattito attuale si concentra sui seguenti punti chiave:
- Rischio Sismico: L’aumento della velocità di sollevamento del suolo è accompagnato da una maggiore sismicità, causata dalla risalita dei gas e del magma che esercitano pressione sulle rocce sovrastanti.
- Monitoraggio e Prevenzione: Gli esperti sottolineano l’importanza di monitorare costantemente i processi vulcanici con strumenti avanzati per comprendere meglio la dinamica e l’evoluzione del fenomeno. La fratturazione continua della roccia porta all’apertura di vie preferenziali per i gas, che sono le prime sostanze a risalire.
Il governo italiano ha adottato diverse misure per affrontare la situazione. Il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha annunciato un piano di interventi che include verifiche dei livelli di vulnerabilità del patrimonio immobiliare, rafforzamento antisismico delle infrastrutture pubbliche e incentivi finanziari per le famiglie che intendono trasferirsi in zone meno rischiose. Inoltre, è stato imposto un divieto di costruzione di nuove unità abitative fino a quando la Regione Campania non avrà legiferato sulla materia.
Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei ha chiuso temporaneamente al pubblico i suoi siti, tra cui il Parco archeologico delle Terme di Baia, fino alla conclusione dello sciame sismico e ai successivi controlli di sicurezza. Questo ha avuto un impatto significativo sugli eventi culturali e turistici della zona.