
Nuovi episodi di tensione e violenza nella Casa Circondariale “Antimo Graziano” situata nella contrada Sant’Oronzo della frazione Bellizzi Irpino, nel comune di Avellino, rendendo problematico l’importante lavoro della Polizia Penitenziaria.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla persistente presenza di detenuti noti per comportamenti aggressivi, che continuano a sfilare tra le mura del penitenziario nonostante ripetuti segnali di allarme.
Nella mattinata di ieri alcuni detenuti, in attesa di trasferimento e ospitati in celle adibite alle detenute semilibere, hanno fatto esplodere la tensione distruggendo un’intera ala del reparto femminile, danneggiando mura e porte.
Le minacce di aggredire il personale hanno costretto le autorità a cercare una soluzione immediata per garantire la sicurezza sia degli operatori che delle detenute. Le parole offensive rivolte, anche in presenza di alti funzionari – tra cui il Comandante, il Direttore e il Magistrato di Sorveglianza – hanno lasciato un segno indelebile, evidenziando il persistente stato di emergenza.
La violenza non si è limitata a questo episodio. Nella stessa giornata, un neo-agente, appena uscito dal corso di formazione e assegnato all’istituto, è stato brutalmente aggredito da un detenuto del reparto di isolamento, noto come “14 bis”, il quale pochi giorni fa aveva già preso di mira un collega.
Il giovane agente ha riportato una frattura al setto nasale, mentre un altro collega intervenuto per soccorrerlo è stato anch’esso colpito da due pugni al petto. Entrambi gli agenti hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso e attendono ancora una prognosi certa.
Già nei giorni scorsi, altre violenze avevano investito il penitenziario: la notte precedente, due detenuti avevano fatto esplodere i disordini con atti vandalici, distruggendo il blindo della propria camera, la porta dell’infermeria e persino lo sbarramento del reparto, sottraendo persino un lettino e un bisturi.
Secondo le forze sindacali., tali episodi rappresentano il triste biglietto da visita per chi ogni giorno, compiendo con professionalità il proprio lavoro, si scontra con una realtà disastrosa e pericolosa.
Le organizzazioni sindacali si sono fatte portavoce del malcontento del personale. Troise Raffaele, responsabile della segreteria della Gau Uilpa Polizia Penitenziaria di Avellino Bellizzi, ha denunciato la “grave situazione di violenza quotidiana”, mentre Marianna Argenio, vicesegretario regionale del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (Sappe), ha espresso solidarietà agli agenti aggrediti, sottolineando l’urgenza di adottare misure concrete per trasferire i detenuti già noti per i loro comportamenti aggressivi.
Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha evidenziato la necessità di un approccio integrato che, oltre a tutelare i diritti dei detenuti, ponga al centro la sicurezza degli agenti e la semplificazione della gestione penitenziaria, condannando riforme a vuoto come amnistie e condoni.
L’appello lanciato dagli operatori è chiaro: intervenire in maniera tempestiva e risolutiva per arginare un fenomeno che, se non contrastato, rischia di compromettere ulteriormente la già precaria sicurezza all’interno dell’istituto. In un contesto in cui il dramma quotidiano delle aggressioni e degli atti vandalici diventa sempre più la norma, resta la speranza che le istituzioni rispondano con misure incisive e riforme strutturali per garantire un ambiente di lavoro e di detenzione più sicuro per tutti.