
Un 60enne di Pratola Serra, dipendente dell’ufficio Cup dell’ospedale “Moscati” è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale. Il Giudice per l’Udienza Preliminare (Gup) del Tribunale di Avellino ha stabilito che il fatto non sussiste, ritenendo inverosimili le accuse mosse da una donna trentatreenne di Mirabella Eclano, originaria dell’Albania.
L’accusa risaliva al 20 agosto 2021, quando la donna aveva denunciato il dipendente per averla condotta in una stanza chiusa senza finestre con la promessa di garantirle un accesso preferenziale per alcune visite specialistiche. Tuttavia, le indagini hanno dimostrato l’infondatezza delle accuse: non esisteva alcuna richiesta di visite specialistiche e non sono state riscontrate azioni inappropriate da parte del dipendente. Inoltre, la stanza descritta dalla donna non è mai stata individuata.
La difesa, guidata dall’avvocato Carmine Anzalone, ha evidenziato numerose contraddizioni nelle dichiarazioni della presunta vittima e la mancanza di riscontri oggettivi e soggettivi. In particolare, sono stati sollevati dubbi sulla tempistica degli eventi descritti dalla donna, che non coincideva con gli orari di lavoro del dipendente.
La sentenza di non luogo a procedere è stata accolta con soddisfazione dalla difesa, che ora potrebbe intraprendere azioni legali per calunnia e aggressione nei confronti della donna e del suo coniuge, autori delle denunce.