
Ci risiamo: un nuovo e pericoloso incidente tra autoveicoli e cinghiali si è verificato nelle strade irpine. Nel territorio di Ariano Irpino, sulla Statale 90 delle Puglie, nei pressi di Pontelosbergo., due veicoli hanno colpito violentemente un gruppo di cinghiali, provocando la morte di tre esemplari, mentre gli automobilisti coinvolti, pur essendo rimasti illesi, sono stati colpiti da un evidente stato di shock.
Tale episodio, che ha visto l’intervento tempestivo delle autorità sanitarie – il servizio veterinario dell’Asl ha infatti eseguito prelievi sulle carcasse per escludere la presenza della peste suina, mentre specialisti hanno provveduto alla rimozione e allo smaltimento dei resti – riaccende il dibattito sulla pericolosità delle strade dove la convivenza tra traffico e fauna selvatica genera rischi sempre più gravi.
Un precedente sinistro in località Scarnecchia e un altro episodio sulla Variante avevano evidenziato come la presenza degli animali selvatici, in particolare i cinghiali, possa trasformarsi in una minaccia non solo per la sicurezza stradale, ma anche per l’incolumità degli automobilisti e per i danni economici connessi.
Numerosi episodi analoghi si sono infatti verificati nelle province della Campania e dell’Irpinia, dove, lungo la strada dell’Ofantina, un autoarticolato incaricato del trasporto del latte non è riuscito ad evitare un branco di cinghiali, causando la morte di undici esemplari, mentre sulla Statale 88 nei pressi di Avellino un veicolo, impattando un cinghiale in traversata, ha ribaltato e ferito la conducente.
Anche in altre zone d’Italia si sono registrati eventi simili, come in alcune aree della Sardegna e della Lombardia, dove le strade caratterizzate da scarsa illuminazione e infrastrutture non adeguatamente protette hanno reso inevitabili incontri drammatici tra mezzi di trasporto e fauna selvatica.
Le difficoltà non riguardano soltanto gli incidenti, ma anche le conseguenze economiche e ambientali, poiché Coldiretti ha evidenziato un incremento fino all’81% degli eventi gravi legati alla presenza di animali sulle strade provinciali, con danni che si aggirano su cifre milionarie e che impattano direttamente sul lavoro degli agricoltori, preoccupati sia per i raccolti che per la sicurezza pubblica.
Di fronte a una situazione così complessa, esperti e istituzioni invitano ad adottare misure preventive mirate, come la riduzione della velocità in prossimità delle zone boschive e delle aree a rischio, il potenziamento dell’illuminazione e l’installazione di barriere protettive, unitamente a un monitoraggio costante della fauna e campagne di sensibilizzazione rivolte agli automobilisti.
L’episodio sulla Statale 90 non può essere visto come un caso isolato, bensì come il culmine di una serie di eventi che, sia nel Mezzogiorno che in altre regioni italiane, richiedono interventi coordinati e tempestivi per garantire una convivenza più sicura e responsabile tra uomo e natura, invitando le istituzioni a mettere in atto strategie efficaci per ridurre il rischio di collisioni e tutelare al contempo il patrimonio ambientale.
Dugenta (Bn) – Ragazza di appena 20 anni, perde la vita finendo con l’auto in una scarpata