In vista della festa votiva in onore di Santo Stefano protomartire che si celebrerà lunedì prossimo, è iniziato ieri il triduo di preparazione che rappresenta un momento di preghiera e riflessione in preparazione alla festa principale.
La giornata clou, il 26 Febbraio, inizierà alle ore 7:00 con la celebrazione di una Santa Messa, seguita alle 8:30 dall’arrivo della prestigiosa Banda “Città di Grottolella”. Alle ore 9:00, la comunità si riunirà per la celebrazione eucaristica, un momento di comunione spirituale che rafforzerà il legame tra i fedeli.
Alle ore 10:30, uno dei momenti più suggestivi della giornata prenderà vita con la Solenne Processione per le vie del paese. Un corteo che unisce la devozione religiosa all’orgoglio di appartenenza, manifestando la ricchezza della tradizione locale.
Nel pomeriggio, alle ore 17:00, la Banda “Città di Grottolella” si esibirà in giro per il paese, diffondendo melodie che riempiranno l’aria di gioia e festa. Alle ore 18:00, la giornata culminerà con un’altra emozionante Santa Messa, che rappresenterà il punto di congiunzione tra la spiritualità e la festa popolare.
Questa ricorrenza è una festa votiva, di ringraziamento e di memoria, legata agli anni 1902-1903, quando la piccola comunità cittadina fu colpita dal vaiolo. Questa malattia infettiva virale, che per secoli ha avuto un alto tasso di mortalità a livello mondiale, è stata debellata solo mezzo secolo fa, grazie alle intense e continue campagne di vaccinazione condotte soprattutto nel XX secolo.
Di fronte a questa tragedia, la comunità di Baiano chiese l’intercessione del Santo Patrono per porre fine alla letale e terrificante malattia. In risposta a questa intercessione, ravvivata da un fervore religioso intenso, un corteo di fedeli in preghiera portò la statua del Levita in solenne processione attraverso le strade del centro abitato, facendo una sosta nello slargo di Corso Garibaldi, di fronte al Palazzo Municipale.
Proprio durante la sosta sullo slargo di Corso Garibaldi, Monsignor Biagio Masi, uomo di vasta cultura e interessi letterari, acuto e perspicace conoscitore della Bibbia e delle Sacre Scritture, tra i più prestigiosi oratori sacri nella Diocesi di Nola, pronunciò un’emozionante e toccante omelia d’intercessione a Santo Stefano. Era la tarda mattinata del 26 febbraio 1903. L’ultima vittima del vaiolo era stata registrata all’ufficio anagrafico del Palazzo Municipale il giorno precedente. Questo era il segno che l’intercessione era stata accolta. Un’accoglienza che, da 121 anni, è vissuta come un atto di fede e di totale dedizione al Levita.
La festa votiva di Santo Stefano Protomartire a Baiano non è solo un evento religioso, ma una celebrazione profondamente radicata nella storia e nell’identità della comunità. È un momento “tutto nostro”, un’occasione in cui i cittadini di Baiano possono unirsi per onorare le tradizioni tramandate dai loro antenati. La 121° edizione di questa festa è un segno tangibile della resilienza e della forza della comunità, che continua a custodire con orgoglio il proprio patrimonio.
.
Il vaiolo, una volta malattia mortale a livello globale, è stato completamente eliminato nel 1980 grazie a campagne di vaccinazione su larga scala. Nonostante ciò, recentemente in Europa si è osservato un incremento dei casi di “vaiolo delle scimmie”, una malattia virale correlata al vaiolo. Questa patologia è solitamente confinata all’Africa, ma sono stati riportati casi in diversi Paesi europei, tra cui Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito.
Nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 4 luglio 2022, sono stati riportati 6.027 casi di vaiolo delle scimmie, di cui 4.920 nella regione europea. Questo rappresenta circa il 90% del totale dei casi a livello mondiale. In Europa, i casi di vaiolo delle scimmie sono triplicati nelle ultime due settimane.