
Il professor Giuseppe Barca, originario di Avellino e attualmente docente presso l’Università di Melbourne, in Australia, ha recentemente guidato un team internazionale che ha conseguito il prestigioso Gordon Bell Prize 2024, spesso definito il “Premio Nobel del calcolo ad alte prestazioni”.
Questo riconoscimento è stato attribuito per lo sviluppo di un algoritmo rivoluzionario che migliora significativamente la comprensione della chimica e della biologia, con potenziali applicazioni nella creazione di farmaci più efficaci contro malattie difficilmente curabili.
La notizia è stata annunciata in Italia dal senatore Francesco Giacobbe durante una sessione a Palazzo Madama. Successivamente, nel corso di un consiglio comunale ad Avellino, il consigliere Antonio Bellizzi ha espresso pubblicamente le sue congratulazioni al professor Barca, sottolineando l’orgoglio per un concittadino che ha raggiunto tali vette nel panorama scientifico internazionale. Bellizzi ha ricordato il desiderio del padre che i figli potessero contribuire alla crescita della loro città natale, evidenziando come la storia di Barca, sebbene sviluppatasi all’estero, debba essere motivo di orgoglio per tutta la comunità avellinese.
Il Gordon Bell Prize, istituito nel 1987 e sponsorizzato dall’Association for Computing Machinery (ACM), riconosce annualmente le innovazioni più significative nel campo del calcolo ad alte prestazioni applicato alla scienza, all’ingegneria e all’analisi di grandi quantità di dati. Il premio viene assegnato a individui o team che dimostrano avanzamenti eccezionali nell’applicazione del calcolo parallelo a problemi complessi, contribuendo al progresso della ricerca scientifica e tecnologica.
Questo lavoro rappresenta una svolta nel campo della chimica quantistica, permettendo simulazioni di dinamica molecolare su larga scala con un livello di accuratezza senza precedenti.
Utilizzando il supercomputer Frontier presso l’Oak Ridge National Laboratory negli Stati Uniti, il team è riuscito a eseguire simulazioni che coinvolgono oltre un milione di elettroni, superando la barriera dell’exaflop (un quintilione di operazioni in virgola mobile al secondo).
Questa capacità di simulare accuratamente sistemi biomolecolari su larga scala apre nuove prospettive nello sviluppo di farmaci, consentendo di prevedere con maggiore precisione il comportamento chimico e le proprietà fisiche delle molecole nel tempo.
La speranza espressa dalle autorità locali è che successi come questo possano ispirare le nuove generazioni e promuovere un ambiente in cui scienza e innovazione siano considerate priorità fondamentali per lo sviluppo della società.