Un ventitreenne del Vallo di Lauro e un trentaquattrenne del Nolano sono stati arrestati a Crotone, in Calabria, in possesso di tre pistole e 47.660 euro in contanti.
Due uomini di origine campana sono stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Crotone, in Calabria. durante un’attività di controllo intensificata in vista delle festività pasquali.
L’operazione, svolta sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, guidata dal dott. Domenico Guarascio, ha portato al sequestro di tre pistole perfettamente funzionanti e di una somma in contanti pari a 47.660 euro.
I due soggetti fermati, B.C., 34 anni, e S.C., 23 anni, residenti rispettivamente nelle province di Avellino e Napoli, sono ora accusati – secondo le ipotesi investigative formulate nella fase iniziale del procedimento – di detenzione e porto abusivo di armi clandestine, oltre che di ricettazione. In attesa di un giudizio definitivo, gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti.
Il controllo è avvenuto lungo la Strada Statale 106, all’altezza della località Poggio Pudano. I militari, insospettiti dal comportamento nervoso di uno dei passeggeri, hanno deciso di approfondire le verifiche effettuando una perquisizione accurata del veicolo.
La loro intuizione si è rivelata corretta: nascosto in un sottofondo creato nel vano portabagagli, è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale.
Nel dettaglio, sono state sequestrate:
una pistola Beretta modello 70 calibro 7.65, priva di matricola, con sei proiettili inseriti;
una Colt calibro 45, anch’essa senza matricola, con sette proiettili;
una Bernardelli calibro 22, con matricola punzonata, corredata da sette munizioni.
Oltre alle armi, i Carabinieri hanno recuperato anche una considerevole somma di denaro contante, pari a 47.660 euro, la cui provenienza è ora oggetto di approfondimenti da parte degli inquirenti.
Terminate le formalità di rito, i due giovani sono stati condotti presso la casa circondariale di Crotone, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’attività investigativa prosegue per far luce su eventuali collegamenti con ambienti criminali organizzati e chiarire la destinazione delle armi e del denaro sequestrati.
Le persone coinvolte sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.