In occasione del 79° anniversario della nascita della Repubblica Italiana, il Comune di Sirignano ha celebrato il 2 giugno 2025 con una cerimonia istituzionale che ha unito memoria storica e impegno civico.
All’evento erano presenti le Forze dell’Ordine, rappresentate dal Comandante dei Carabinieri Capitano Gianfranco Iannelli e dal Maresciallo Luigi Passero.
La cerimonia è stata aperta dal Consigliere Comunale Pellegrino Peluso, promotore dell’iniziativa, che invitato i presenti ad ascoltare l’Inno d’Italia, ricordando poi ai presenti il significato profondo della giornata e spiegando l’importanza che i giovani conoscano la nostra Costituzione come fondamento di ogni decisione civica e politica.
Successivamente, è intervenuto il Comandante dei Carabinieri, Capitano Gianfranco Iannelli, che ha evidenziato l’importanza della Repubblica e della conoscenza delle leggi per garantire un equilibrio stabile tra diritti e doveri dei cittadini: ha ricordato come, in un contesto in cui la sicurezza è essenziale, il rispetto delle norme costituisca la prima forma di tutela della libertà di tutti.
A seguire, il Prof. Pasquale Colucci, stimato storico locale e prezioso collaboratore del nostro giornale, ha tenuto una puntuale, gradevole, lucida ed evocativa lectio magistralis dal titolo “2 Giugno 1946: le motivazioni storiche di una scelta”.
Il suo intervento ha offerto una riflessione approfondita sul contesto storico e sociale che portò al referendum istituzionale del 1946, nel quale gli italiani decisero la forma repubblicana dello Stato, e ha ricordato che a Sirignano, a differenza dei paesi limitrofi, lo scarto tra Monarchia e Repubblica fu di appena quattro voti, sottolineando come anche nelle comunità più piccole ogni singolo voto abbia avuto un valore decisivo per la nostra storia nazionale.
Infine, l’On. Gianfranco Rotondi, figura di rilievo della politica nazionale, è intervenuto ricordando i paralleli tra il periodo che portò alla nascita della Costituzione e della Repubblica e l’intricata situazione geopolitica attuale: dopo aver tracciato analogie tra le difficoltà di quegli anni e le sfide globali di oggi, ha richiamato l’attenzione sui costituzionalisti irpini – Giovanni Sullo, Giuseppe Scoca e Raffaele Rubilli – e sulla figura di Alcide De Gasperi come pilastri della costruzione democratica postbellica.
A conclusione del suo discorso, ha consegnato personalmente la Costituzione Italiana ai neo-diciottenni, esortandoli a farne tesoro e a diventare protagonisti consapevoli della vita civica.

ARTICOLO CORRELATO:
Sirignano (Av) – Perché i suoi abitanti vennero soprannominati “coreani”?


